Un paradiso di bioarchitettura ante litteram: L’ Isola Bella di Taormina

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Isola Bella di Taormina ; La storia è di quelle da romanzo, affascinante ed evocativa come la saga familiare dei Leoni di Sicilia, i Florio del celebre Marsala, che ha tanto appassionato i lettori italiani negli ultimi anni e che si appresta a diventare un film.


Qui, però, non siamo fra le ville nobiliari di Palermo e le residenze liberty di Mondello, ma in un altro angolo – certo non meno suggestivo – della Sicilia. Ovvero sulla costa della bella Taormina: in quel meraviglioso piccolo promontorio che si estende sopra il mare Ionio come una scultura naturale di verde e di roccia, chiamato Isola Bella.


Imperdibile must per tutti i turisti, italiani e stranieri, che affollano la perla della riviera siciliana, l’Isola Bella è generalmente meta di una visita piuttosto sommaria e frettolosa: si sale lungo il sentierino tortuoso fatto di scalini in pietra per godere del magnifico panorama fra cielo e mare da una delle sue terrazze, e poi si ridiscende in fretta sulla spiaggetta della baia, prima che il grosso dei turisti ne affolli il prezioso spazio libero.

La storia e la conformazione di questo gioiello architettonico-naturalistico unico al mondo è invece degna di essere raccontata, per la straordinaria modernità della sua concezione.
Donato nel 1806 da Ferdinando I di Borbone al sindaco di Taormina Pancrazio Ciprioti, l’isolotto fu acquistato nel 1890 dalla nobildonna inglese Florence Trevelyan: fu lei la prima a costruirvi una casetta e a piantumare fra la terra e le rocce alcune essenze pregiate e non autoctone.

Passata poi attraverso un’eredità all’avvocato Cesare Acrosso, nipote del marito di Florence Trevelyan, nel 1938 fu acquistata per 38.000 lire dai fratelli messinesi Leone ed Emilio Bosurgi, proprietari della Sanderson, la maggiore azienda siciliana di trasformazione degli agrumi.

L’intervento che i Bosurgi promossero sull’isola, la cosiddetta Villa Bosurgi, è da considerarsi uno dei primi esempi di bioarchitettura ante-litteram del secolo scorso. Il visitatore che vi mette piede non tarda ad accorgersi di trovarsi di fronte a qualcosa di straordinario, e non solo per i tempi nei quali fu concepito e realizzato. Porte segrete in pietra perfettamente mimetizzate nella roccia; sentieri nascosti nel verde delle essenze arboree più rare; sedute incastonate nel profilo dell’isola e sospese sull’azzurro del mare; finestre con vetri giallo cattedrale per filtrare l’oro della luce del sole…


E poi le piscine del complesso. Una, che i proprietari, attraverso un sistema di pompe idrauliche, riempivano di acqua salata; l’altra, la cosiddetta “piscina coperta”, ampia e dotata di uno scenografico finestrone sul mare, e oggi adibita a spazio per eventi culturali.

Non manca, come in tutte le residenze estive che si rispettino, una “zona barbecue”, ideata però secondo un criterio che anticipa i modi della bioarchitettura: un ambiente circolare, con finestre quasi “ricamate” nella roccia, come fossero quadri naturali aperti sulla baia.

Sospesa fra un’atmosfera vagamente “zen” e una bizzarra vena modernista ed ecologista, l’Isola Bella così come fu voluta dai Bosurgi e poi abbandonata con l’inevitabile decadenza della dinastia agrumicola, è stata finalmente recuperata, almeno in parte, grazie ad una prima tranche di lavori condotti in autofinanziamento dal Parco Archeologico Naxos Taormina, ed è ora visitabile al pubblico. Davvero una tappa da non perdere.

Direttore Editoriale. Alessandro Di Nuzzo è giornalista, scrittore e responsabile editoriale di Aliberti editore dal 2001. Ha curato diversi volumi sulla letteratura italiana e straniera, come Leopardi. Ricette per la felicità (2015); Poeti francesi del vino (2016); Dante e la medicina (2021). Il suo primo romanzo, La stanza del principe (Wingsbert House-Aliberti, 2015), ha vinto il Premio Mazara del Vallo Opera prima. È autore con Alessandro Scillitani del docufilm Centoventi contro Novecento. Pasolini contro Bertolucci (2019). Tra i suoi libri: Francesco da Buenos Aires. La rivoluzione dell'uguaglianza.
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