Teatri sostenibili? Il caso di Siena lo dimostra

Dall’eliminazione del cartaceo fino alla piantumazione di una foresta di 600 alberi, i Teatri di Siena sono un esempio virtuoso di come si possano trovare modi efficaci e originali per impattare sempre meno sull’ambiente.

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Siena, Teatro dei Rinnovati

Si chiama “(Im)patti Chiari” la sezione dedicata all’impegno per la sostenibilità nel sito dei Teatri di Siena (Teatri di Siena – (Im)patti Chiari), storica istituzione cittadina, di cui fanno parte il Teatro dei Rinnovati e il Teatro dei Rozzi.

Già il nome promette bene.

Accanto a quella metaforica fatta di spettacoli e di attori, di corde e di argani che muovono quinte e sipario di quella macchina affascinante e senza tempo che è il teatro, esiste da ormai due anni una foresta vera e propria, di alberi di caffè, mango, limone, e avocado sparsi in tutto il mondo, piantati e custoditi dai Teatri, e dal loro pubblico più affezionato.

Il lavoro che i Teatri hanno svolto negli ultimi due anni, a partire dalla direzione artistica di Alessandro Benvenuti, per ridurre l’impatto ambientale è, in effetti, non solo degno di nota, ma anche originale. Affianco a soluzioni più comuni, come la sostituzione della vecchia illuminazione con lampade led di ultima generazione, che permettono un notevole risparmio energetico ed economico, si alternano idee dal taglio più innovativo, come quella di dar vita persino a una foresta.

Grazie alla collaborazione con Treedom, impresa fiorentina che permette di piantumare alberi a distanza, a ogni abbonato dei Teatri di Siena viene, infatti, regalato un seme, che sarà piantato nel miglior habitat possibile, da agricoltori del luogo. Online, colui che ha ricevuto in custodia il piccolo albero potrà seguirne la crescita, e il coinvolgimento in progetti che aiutano l’ambiente e le comunità locali, contribuendo a rendere più green il nostro pianeta.

In due anni, la Foresta dei Teatri di Siena è arrivata a ben 600 alberi, ed è destinata, visto il successo, a ingrandirsi ancora. L’iniziativa, creativa e intelligente, permette di ridurre l’impatto della CO2 emessa e, soprattutto, sensibilizza il pubblico su tematiche di stringente attualità. 

Teatri sostenibili? Il caso di Siena lo dimostra Greentomeet

Ma non è finita qui: Teatri di Siena ha anche deciso di diminuire il più possibile il numero di carta stampata, per evitare gli sprechi che consuetamente avvengono. Quante volte abbiamo preso un volantino per poi buttarlo pochi minuti dopo? Tanto vale non stampare più brochure o materiale promozionale, o stamparne un numero decisamente ridotto.

Non per questo i Teatri rinunciano a informare il loro pubblico: prima di ogni rappresentazione, gli spettatori sono, infatti, gentilmente invitati a inquadrare un QR code per leggere il programma di sala, e il servizio di informazione è capillare e efficace, anche grazie alla vivacità delle pagine social. 

Quando si spengono le luci in sala, però, è bene spegnere anche i cellulari, e non solo per il rispetto di chi recita e di chi ci è affianco, ma anche per il rispetto del pianeta. Come dimostrato dal Carbon Literacy Trust, organizzazione nata nel 2013, che si occupa di sensibilizzare le persone sull’impatto ambientale delle loro azioni, persino l’uso del telefono, attraverso la connessione a internet, produce inquinamento (The Carbon Cost of Social Media).

Invitare, pertanto, il proprio pubblico a spegnere il cellulare, non è una raccomandazione antiquata e puntigliosa, ma un modo per risparmiare risorse, e per sensibilizzare su come piccoli gesti quotidiani, a cui spesso nemmeno diamo peso, possano fare la differenza.

Un’altra iniziativa a cui i Teatri di Siena partecipano è M’illumino di Meno, Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili (M’illumino di Meno), campagna ormai celebre, nata da un’idea di Rai Radio 2 e Caterpillar, in occasione dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, il 16 febbraio 2005. Proprio in questa data, le istituzioni che aderiscono a M’illumino di Meno spengono le luci non necessarie, e organizzano attività di sensibilizzazione sull’inquinamento globale e sulla sostenibilità.

Lo staff dei Teatri, l’anno scorso, ha proposto al suo pubblico un piccolo quiz su tematiche green, a fine spettacolo: il premio per chi indovinava la risposta? Un albero da accudire, e ovviamente da aggiungere alla già consistente Foresta dei Teatri di Siena.

L’impegno dell’istituzione senese per la sostenibilità è, dunque, costante, e la promessa è quella di lavorare sempre più in tal senso, analizzando in maniera precisa dati e informazioni sull’impatto ambientale, per ridurlo maggiormente; contrastando più capillarmente gli sprechi; ampliando la foresta; e di conseguenza continuando a responsabilizzare il pubblico su ambiente ed ecologia.

I Teatri di Siena, con il loro impegno continuo e la promessa di sviluppare ulteriormente iniziative green, mostrano, in definitiva, come storia, cultura e sensibilizzazione ambientale possano andare di pari passo, creando una sinergia virtuosa tra passato e presente, tra amore per l’arte e amore per il pianeta.

Non resta che augurarsi che altre realtà possano seguire un simile esempio.

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Claudia Russo ha studiato storia dell’arte a Siena, Parigi e Bologna. Appassionata di viaggi rigorosamente culturali e di serate conviviali un po’ meno impegnate, curiosa, determinata e amante del bello, trova sempre il tempo per una buona tazza di tè e per interrogarsi, con sguardo critico, sugli avvenimenti del nostro tempo
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