Stellantis a tutto elettrico. Nuove acquisizioni e progetti per i BEV (Veicoli a batteria).

Il marchio Fiat-Peugeot ci crede: ha comprato il 21% di un’azienda di auto elettriche cinesi, ed ora parte il Centro tecnologico per produrre le batterie a Mirafiori.

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Alla faccia della solita disinformazione cara ad alcuni media italiani (che solo qualche mese fa sottolineavano trionfanti come “In Stellantis si pensasse a un nuovo modello con l’ossessione dell’elettrico, per poi essere costretti a virare decisamente anche sull’opzione con motorizzazione ibrida”), il gruppo italo-francese ha in queste ultime settimane presentato con grande visibilità la sua strategia futura sulla motorizzazione elettrica, che pare non essersi affatto “sgonfiata” o depotenziata – almeno non quanto qualcuno spererebbe.


E’ della fine di ottobre l’annuncio dell’acquisizione da parte di Stellantis del 21% della società produttrice di auto elettriche cinese Leapmotor. Si tratta di un accordo da 1,6 miliardi di dollari “che darà alla società europea nuove prospettive in Cina e a quella asiatica un importante punto d’appoggio nel vecchio continente”, come riportato all’agenzia Reuters dai vertici della casa automobilistica. Nell’occasione, l’Ad Stellantis Carlos Tavares, ammettendo che “l’offensiva cinese è visibile ovunque” come offerta di veicoli elettrici a basso costo in Europa e nel resto del mondo, ha affermato che con questo accordo Stellantis potrà “trarne vantaggio invece di esserne vittime”.

Nel settembre di quest’anno, poi, Stellantis aveva già inaugurato il suo primo Battery Technology Center, nel complesso industriale di Mirafiori, Torino.

Si tratta di un investimento di 40 milioni di euro, per un centro (il più grande in Italia e tra i più grandi in Europa, con oltre 100 tecnici) che aumenterà significativamente la capacità di Stellantis di progettare, sviluppare e testare tutta la tecnologia elettrica che andrà ad alimentare i futuri veicoli dei brand Stellantis.

Il gruppo sta inoltre lavorando alla realizzazione di un Battery Technology Center per il Nord America a Windsor, Ontario: sarà il secondo passo verso una rete globale per lo sviluppo e la produzione delle batterie che vedrà addirittura sei gigafactory.

La strada, dunque, sembra imboccata con decisione. Ed è quella, secondo le dichiarazioni del Gruppo, di arrivare al 100% delle vendite in Europa e al 50% delle vendite negli Stati Uniti di veicoli elettrici a batteria (BEV) entro la fine del decennio, raggiungendo vendite annuali globali di BEV di cinque milioni di veicoli entro il 2030.

Convinti che non esista “un’unica strategia di elettrificazione”, a Stellantis i team di progettazione “stanno sviluppando piattaforme e sistemi di propulsione e di accumulo di energia diversi, in grado di valorizzare il DNA di ognuno dei nostri 14 brand”.

Questo si traduce in “una combinazione di quattro piattaforme BEV all’avanguardia – STLA Small, Medium, Large e Frame – tre moduli di azionamento elettrico (EDM) in grado di offrire modularità e prestazioni e due tipologie di celle per batterie per garantire prezzi alla portata di tutti”.
A Stellantis assicurano che “la combinazione di tutte queste soluzioni produrrà veicoli con prestazioni ai vertici del settore, autonomie di 500-800 chilometri/300-500 miglia e propulsione a trazione anteriore, posteriore e integrale”.

La prima di queste piattaforme innovative è appunto STLA Medium, presentata al pubblico nel luglio scorso. STLA, fiore all’occhiello della ricerca tecnologica dell’azienda, presenta “caratteristiche all’avanguardia: oltre 700 km (435 miglia) di autonomia (la migliore della sua categoria), efficienza energetica, quantità di energia disponibile a bordo e potenza di ricarica ai vertici della categoria”.

L’impegno sull’elettrico dichiarato da Stellantis, però, si inserisce in un quadro più ampio di opzione per la sostenibilità, che fa ben sperare.

Il 23 novembre scorso il gruppo ha celebrato l’apertura del suo Hub di Economia Circolare SUSTAINera (Circular Economy Hub, CE Hub) collocato all’interno del comprensorio di Mirafiori a Torino.

Nell’occasione, il presidente John Elkann ha annunciato un piano completo per concretizzare le ambizioni di Stellantis nel campo dell’Economia Circolare. Un approccio a 360 gradi basato sulla strategia delle 4R: Reman (rigenerazione), Repair (riparazione), Reuse (riutilizzo) e Recycle (riciclo).

L’obiettivo primario di questo Hub di Economia Circolare all’avanguardia, hanno detto i vertici, “è quello di estendere la vita di componenti e veicoli, garantendo loro una durata più lunga. Quando questo non è più possibile, il materiale viene raccolto per il riciclo dall’attività di rigenerazione e da quella di smontaggio dei veicoli a fine vita, quindi reintrodotto nel ciclo di produzione per originare nuovi pezzi e nuovi veicoli”.

Nella prima fase, l’Hub di Economia Circolare ospiterà quattro attività, “implementando la strategia delle 4R con l’obiettivo di espandersi ulteriormente”.

Da G.T.M.
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