Uno Yellowstone europeo. La Romania lavora alla creazione della più grande riserva naturale del nostro continente

Il progetto di creare il più grande parco nazionale forestale d'Europa mira a proteggere 200.000 ettari di natura selvaggia e a promuovere l'ecoturismo a sostegno delle comunità locali.

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Se fino ad oggi, quando sentite nominare i Carpazi, il vostro pensiero corre con un brivido di spavento alla tenebrosa dimora del conte Dracula, nei prossimi mesi e anni siete destinati a ricredervi e a cambiare profondamente il vostro sentiment verso questa magnifica regione montuosa incastonata nel cuore continentale dell’Europa. Grazie ad una riserva naturale straordinaria.

Saremo probabilmente destinati a familiarizzare con un nome fino ad oggi sconosciuto ai più: quello di Făgăraș, una città e un territorio in piena Transilvania prossimi a diventare una meta turistica ambita da tutto il continente.

Non è facile, infatti, ammirare da qualche altra parte in Europa spettacoli come quello di una mandria di bisonti che si aggira selvaggia tra le montagne – insieme ad una fauna ricchissima di orsi bruni, lupi, linci e molte altre specie selvatiche.
Se i bisonti pascolano negli alti prati di quella regione, lo si deve soprattutto al lavoro della Foundation Conservation Carpathia, una delle associazioni di difesa e promozione ambientale più attive d’Europa. Sono gli attivisti di questa fondazione che hanno reintrodotto la specie dopo 200 anni di assenza dalle montagne carpatiche.

Ma adesso l’ambizione della FCC è ancora più grande: creare il più grande parco nazionale boschivo del continente. Una riserva naturale di 200.000 ettari (500.000 acri). Come è stato efficacemente detto, uno Yellowstone per l’Europa.

La Romania possiede più di 6 milioni di ettari di foresta. Una parte importante è ancora “vergine”, ovvero priva di insediamenti umani, in cui sopravvivono alcuni dei pochi settori di foresta secolare rimasti in Europa.

Di contro a questa fortuna naturalistica, c’è il fenomeno del disboscamento illegale, che nel territorio rumeno ha cancellato negli anni vaste aree di foresta, e ancora continua nella sua nefasta opera.

Così, nel 2009, i biologi fondatori della FCC, Christoph e Barbara Promberger, hanno formato un team di filantropi e ambientalisti e raccolto fondi per acquistare tratti di foresta per fermare il disboscamento, oltre a comprare aree da riforestare.

Il progetto, sin da subito, era quello di creare un’area “sufficientemente grande per ospitare un numero significativo di grandi carnivori e per consentire i processi evolutivi”.

A tutt’oggi gli ettari acquistati e protetti sono ben 26.900 ettari tra foresta e prateria e sono stati piantati più di 4 milioni di nuove piante. FCC ha poi acquistato i diritti di caccia di altri 78.000 ettari, per proteggere la fauna selvatica dai cacciatori di trofei.

Il coinvolgimento delle comunità locali, la creazione di posti di lavoro e l’aumento dei visitatori nell’area sono l’altra faccia del progetto e un obiettivo non meno importante.

Già adesso, tra aree di campeggio e rifugi, è possibile per gli escursionisti con guide raggiungere le falde dei monti Făgăraș, e imbattersi in qualche straordinario esemplare di fauna selvatica (anche orsi bruni, per i quali non è stato segnalato alcun attacco ai visitatori). C’è da credere che, quando il progetto sarà completato, la Yellowstone europea regalerà agli escursionisti una mappa davvero fitta di possibili itinerari ed esperienze.

Oltre a fornire occupazione in ruoli che vanno dai ranger ai piantatori di alberi, l’FCC ha creato nella zona un “polo alimentare” per i piccoli produttori locali che possono vendere i loro prodotti. Durante il soggiorno, gli ospiti possono già da ora gustare deliziosi formaggi, zacusca (una crema di melanzane e peperoni), marmellate e miele.

Vengono inoltre organizzati seminari e laboratori per spiegare il lavoro svolto. Tutto converge nel Făgăraș Fest, un evento gratuito giunto alla sua quarta edizione, che quest’anno si tiene a Porumbacu de Sus, Sibiu, dal 26 al 28 luglio, con laboratori, cibo locale e musica dal vivo. Un appuntamento da mettere in agenda, per una vacanza in montagna decisamente nuova.

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Da G.T.M.
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