I 7 motivi per dedicarsi all’arte del riciclare

Quando parliamo di riciclo (e di riciclo creativo) dobbiamo sempre ricordare che, prima di tutto, è una pratica volta a limitare lo spreco di materiali

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Quando parliamo di riciclare (e di riciclo creativo) dobbiamo sempre ricordare che, prima di tutto, questa è una pratica volta a limitare lo spreco di materiali potenzialmente utili e a garantire maggiore sostenibilità al ciclo di produzione/utilizzazione dei materiali.
Il riciclo non è dunque (solo) un hobby, ma un insieme di azioni molto serie, e fondamentali per migliorare, o addirittura salvare l’ambiente in cui viviamo e la nostra possibilità di viverci dentro.
Essendo poi il riciclo creativo un’attività anche divertente e in molti casi appassionante, capace di mettere in azione la nostra fantasia e la nostra abilità pratica insieme, perché non dedicarvisi? I risultati, assicurano quelli che lo fanno già da tempo, possono essere davvero sorprendenti.

Ecco 7 motivi fondamentali per cui coltivare l’arte del riciclo:

1. Conservazione delle risorse naturali.
Ormai abbiamo capito che le risorse naturali del pianeta sono limitate e alcune di esse, spesso importantissime per la vita, scarseggiano.

Riciclare carta e legno salva alberi e foreste. Possiamo piantare nuovi alberi, ma non possiamo sostituire la foresta pluviale vergine o i boschi secolari, una volta perduti.

Riciclare la plastica significa creare meno plastica nuova: il che è una gran buona cosa, soprattutto perché di solito è composta da idrocarburi di combustibili fossili.

Riciclare i metalli significa ridurre la necessità di attività minerarie rischiose, costose e dannose e l’estrazione di nuovi minerali metallici.

Riciclare il vetro riduce la necessità di utilizzare nuove materie prime, come la sabbia. Per quanto possa apparire difficile da credere, le scorte di alcuni tipi di sabbia stanno iniziando a scarseggiare in tutto il mondo.

2. Proteggere gli ecosistemi e la fauna selvatica.

Il riciclaggio riduce la necessità di coltivare, raccogliere o estrarre nuove materie prime dalla Terra.

Ciò a sua volta riduce il danno arrecato al mondo naturale: meno foreste abbattute, fiumi deviati, animali selvatici danneggiati o sfollati, meno inquinamento di acqua, suolo e aria.

Senza contare che, se i nostri rifiuti di plastica non vengono messi in sicurezza nel riciclaggio, possono essere scaricati o trascinati nei fiumi e nei mari e finire a centinaia o migliaia di chilometri di distanza, inquinando coste e corsi d’acqua e diventando un problema per tutti.

3. Ridurre la domanda di materie prime

La crescente domanda mondiale di beni di nuova produzione ha come conseguenza che un numero sempre maggiore di persone più povere e vulnerabili (ad esempio, coloro che vivono intorno alle foreste o ai sistemi fluviali) vengono sfollate dalle loro case o sfruttate in altro modo. Per esempio le comunità che vivono nelle foreste possono trovarsi sfrattate a causa della ricerca di legname a buon mercato.

Riciclare prodotti esistenti significa fermare attività di danneggiamento della comunità di qualcun altro e limitare la ricerca di nuove materie prime.

4. Risparmiare energia

Realizzare prodotti con materiali riciclati richiede meno energia rispetto a realizzarli con nuove materie prime. A volte questa differenza di energia è enorme. Facciamo qualche esempio:

L’alluminio ricavato da vecchi prodotti (lattine, pellicole) utilizza il 95% di energia in meno rispetto alla produzione da zero. Per l’acciaio il risparmio energetico è del 70%.

La carta? Se è da pasta di carta riciclata consuma il 40% in meno di energia rispetto alla produzione da fibre di legno vergini.

Il vetro. L’energia risparmiata dal riciclaggio di una bottiglia di vetro potrebbe alimentare una vecchia lampadina da 100 watt per 4 ore o LED a basso consumo equivalente per molto più tempo.


5. Ridurre le emissioni di carbonio

E’ quasi ovvio. Con il riciclaggio si utilizza meno energia (molta meno) per l’approvvigionamento e la lavorazione delle materie prime, per cui si producono minori emissioni di carbonio. E sappiamo quanto la riduzione dell’anidride carbonica e di altri gas serra emessi nell’atmosfera sia cruciale per fermare il cambiamento climatico.

6. Più economico della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti

Smaltire i rifiuti riciclati rispetto ai rifiuti generici è un’operazione che può essere fino a sei volte più economica. Più ricicli, meno butti nella spazzatura, più risparmi.

La cosa riguarda anche il riciclaggio dei rifiuti alimentari e dei rifiuti verdi. Si può produrre una grande quantità di compost, prezioso fertilizzante (in termine tecnico si dice ammendante) che aiuterà a coltivare nuove piante a scopo alimentare.

7. Occupare i giovani (in attività rilevanti per la società, creative, divertenti e accattivanti)
E anche sottrarli al ciclo forsennato di produzione-consumo della società attuale – che non è certo un male.

Da G.T.M.
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