Per ospitare i mondiali di calcio 2022, il Qatar dal 2015 ha iniziato a costruire nuovi stadi: cinque per la precisione. I lavoratori reclutati sono principalmente immigrati nel paese del Golfo da varie aree sottosviluppate e povere; le loro condizioni di lavoro sono state messe ripetutamente sotto accusa da numerose inchieste dei media stranieri.
Al di là delle morti per incidenti sul lavoro, la causa principale dei decessi registrati fra le maestranze è stato il clima: in particolare la cosiddetta “temperatura di bulbo umido”. Che cos’è?
Cos’è la temperatura di bulbo umido?
In inglese Wet Bulb Globe Temperature, WBGT, la temperatura di bulbo umido è un indice del grado di pericolosità all’esposizione a diverse temperature e umidità. È il grado di temperatura associato all’umidità, oltre al quale il corpo non può più fare evaporare il sudore, andando in surriscaldamento.
Come si ottiene la WBGT?
Questa temperatura è ottenuta combinando tre misurazioni:
- Temperatura misurata da un termometro avvolto in un panno umido, ottenendo l’evaporazione sulla temperatura effettiva.
- Temperatura di un termometro schermato da un contenitore nero, ottenendo la temperatura data dall’effetto radiante (raggi solari che scaldano un oggetto).
- Temperatura ambiente.
Considerando queste tre temperature, possiamo affermare che, se ad esempio ci sono 31° C ma l’umidità è molto alta, comunque la WBGT è alta e la sopportazione alle condizioni ambientali è al limite. Se il clima è più secco, per ottenere la stessa WBGT serviranno temperature più alte.
Perché l’umidità è un fattore così rilevante nella termoregolazione?
Il corpo umano deve mantenere costante la sua temperatura a circa 37° per poter svolgere correttamente tutte le sue funzioni: per farlo mette in atto il meccanismo di termoregolazione. Quando c’è molto caldo sudiamo per togliere il calore in eccesso: il sudore sulla pelle evapora e possiamo continuare a termoregolarci. Se c’è troppa umidità, il sudore non può evaporare e il corpo smette di espellere acqua.
Il colpo di calore
Se il meccanismo di termoregolazione si ferma per le condizioni ambientali e il calore non può fuoriuscire dal corpo, questo inizia a scaldarsi, scatenando un’ipertermia periferica, cioè un innalzamento di temperatura innescato da fattori esterni e non interni (come potrebbe essere un’infezione).
Durante il colpo di calore si ha stato confusionale, shock ipovolemico, disidratazione, confusione ecc. La temperatura corporea arriva a oltre 40° e oltre a liquidi si perdono anche moltissimi sali, tra cui sodio e potassio, fondamentali per la corretta contrazione muscolare e di conseguenza anche cardiaca.
Ad una temperatura di 41° il cervello può subire danni irreversibili, arrivati a 43-44° si arriva alla morte improvvisa da calore.
Come prevenire il colpo di calore
Fondamentale è l’acclimatazione: abituarsi gradualmente a temperature molto elevate diminuisce significativamente la perdita di sali minerali. Importantissima l’idratazione, impacchi di acqua fredda, non fare attività fisica pesante e non esporsi ad alte temperature nelle ore più calde.
Tutto ciò che, evidentemente, nelle condizioni di lavoro degli stadi qatarioti non è stato consentito alle maestranze.