Nel panorama del turismo italiano, l’ospitalità green non è più una nicchia, ma una scelta strategica che può determinare il successo di un’impresa. La crescente attenzione alla sostenibilità ha portato sempre più viaggiatori a orientarsi verso strutture ricettive che rispettano l’ambiente e offrono esperienze autentiche. Gli agriturismi, in particolare, si trovano in una posizione privilegiata per intercettare questa domanda, trasformandosi in modelli di turismo responsabile.
I numeri parlano chiaro: il 76% delle strutture agrituristiche considera la sostenibilità un fattore chiave per attrarre turisti consapevoli, mentre il Ministero del Turismo ha stanziato ben 777,5 milioni di euro per il 2025 per favorire la transizione verde, con fondi destinati a progetti che rispettano gli standard ESG. Inoltre, l’adozione della tecnologia è sempre più diffusa: il 50% degli agriturismi utilizza già soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per ottimizzare il consumo di risorse idriche ed energetiche.
L’attenzione delle istituzioni è un chiaro segnale dell’importanza di questa evoluzione. Nel nuovo Atto di Indirizzo del Ministero del Turismo per il triennio 2025-2027, il turismo sostenibile è riconosciuto come un asse strategico per il rilancio del settore, con un focus su digitalizzazione, accessibilità e destagionalizzazione dei flussi turistici. L’obiettivo è ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’attrattività dell’offerta turistica italiana, ampliando le opportunità di investimento per le imprese del settore.
Ma come si può concretamente trasformare un casale in un agriturismo ecosostenibile? La risposta sta in una combinazione di innovazione tecnologica, scelte costruttive intelligenti e un forte legame con il territorio.
Strategie per una trasformazione sostenibile
Per rendere un agriturismo un modello di ospitalità green, è fondamentale intervenire su più fronti. L’efficienza energetica è uno dei pilastri: il 25% delle strutture ha già installato pannelli solari per la produzione autonoma di energia, mentre l’uso di sistemi di isolamento termico e illuminazione LED riduce i consumi senza compromettere il comfort degli ospiti.
L’ottimizzazione della gestione idrica è un altro aspetto cruciale. La raccolta dell’acqua piovana e il suo riutilizzo per irrigazione e servizi igienici, insieme all’adozione di rubinetti a basso flusso e sanitari a doppio scarico, permettono di limitare gli sprechi e contenere i costi operativi.
Non si può parlare di agriturismo ecosostenibile senza affrontare il tema dell’agricoltura rigenerativa. Coltivazioni biologiche senza pesticidi, rotazione delle colture e fertilizzanti naturali sono pratiche che non solo tutelano l’ambiente, ma valorizzano anche la produzione locale. Offrire agli ospiti cibo a chilometro zero, magari coinvolgendoli in visite agli orti o laboratori sulla cucina tradizionale, aumenta il valore dell’esperienza e crea un legame autentico con il territorio.
L’architettura sostenibile è un altro aspetto chiave. Ristrutturare un casale con materiali locali come legno, pietra e paglia non solo riduce l’impatto ambientale, ma preserva anche l’identità del luogo. L’uso di vetri doppi o tripli migliora l’isolamento termico, mentre un arredamento ecologico completa il quadro di una struttura che sposa il rispetto per l’ambiente con il comfort moderno.
Un altro elemento che può fare la differenza è il coinvolgimento degli ospiti. Un agriturismo sostenibile non è solo un luogo di soggiorno, ma anche uno spazio di sensibilizzazione. Organizzare attività come trekking a impatto zero, piantumazione di alberi o laboratori di educazione ambientale permette ai visitatori di diventare parte attiva del progetto.
Incentivi e ritorno economico
Investire nella sostenibilità non è solo una scelta etica, ma anche una decisione finanziariamente vantaggiosa. Il Ministero del Turismo ha delineato una strategia di supporto al settore che prevede fondi europei (FSC e PNRR) destinati alla modernizzazione delle strutture ricettive e alla transizione ecologica. Questi fondi, combinati con incentivi fiscali per l’efficientamento energetico e l’agricoltura biologica, offrono opportunità concrete per ridurre i costi e aumentare la competitività.
Inoltre, la digitalizzazione del settore turistico, promossa dal Piano Strategico per lo sviluppo del turismo 2023-2027, rappresenta un’opportunità da non sottovalutare. L’uso di piattaforme digitali per la promozione delle strutture, il monitoraggio dell’impatto ambientale e la gestione intelligente delle risorse permette di migliorare la visibilità e la redditività degli agriturismi green.
La domanda di turismo sostenibile è destinata a crescere, e chi decide di investire oggi in un agriturismo ecosostenibile si posiziona in vantaggio rispetto alla concorrenza. Non si tratta solo di adeguarsi alle normative ambientali, ma di rispondere a un’esigenza concreta del mercato, che premia le strutture capaci di offrire esperienze autentiche e rispettose del territorio.
L’agriturismo del futuro è green, digitale e integrato con il paesaggio. Le istituzioni stanno fornendo gli strumenti per compiere questa transizione, e il momento giusto per investire è adesso.