Il nuovo Green Deal della UE per l’industria europea

In continuità con le iniziative precedenti in materia di industria, il piano si basa su quattro “pilastri”: ambiente normativo semplificato, facilitazione e accelerazione dell'accesso ai finanziamenti, miglioramento delle competenze e “commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti”.

6 minuti di lettura
[sompongtom] © 123RF.com

Si chiama Green Deal Industrial Plan for the Net-Zero Age la nuova proposta presentata dalla Commissione europea e pubblicata il primo febbraio scorso per migliorare la competitività dell’industria europea a zero emissioni e dare un’accelerazione alla produzione di tecnologie pulite.

Un piano che, secondo la stessa Commissione, “mira a fornire un ambiente più favorevole per il potenziamento della capacità produttiva dell’UE per le tecnologie e i prodotti net-zero necessari per raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa”.

In continuità con le iniziative precedenti in materia di industria, il piano si basa su quattro “pilastri”: ambiente normativo semplificato, facilitazione e accelerazione dell’accesso ai finanziamenti, miglioramento delle competenze e “commercio aperto per catene di approvvigionamento resilienti”.

Secondo le parole di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, il nuovo Green Deal Plan offre un’opportunità unica nell’indicare la strada con velocità, ambizione e determinazione per garantire la leadership industriale dell’UE nella tecnologia net-zero”.

L’Europa, dichiara la Von der Leyen, “è determinata a guidare la rivoluzione della tecnologia pulita. Per le nostre aziende e le nostre persone significa trasformare le competenze in posti di lavoro di qualità e l’innovazione in produzione di massa, grazie a un framework più semplice e veloce. Un migliore accesso ai finanziamenti consentirà alle nostre principali industrie di tecnologia pulita di crescere rapidamente”.


Semplificazione normativa

Il primo pilastro del piano riguarda un quadro normativo più semplice.

La Commissione proporrà una legge sull’industria a zero emissioni, che consenta di identificare gli obiettivi per la capacità industriale a zero emissioni per il 2030, garantendo autorizzazioni semplificate e rapide.

Il quadro sarà integrato dalla legge sulle materie prime critiche, per garantire un accesso adeguato a quei materiali, come le terre rare, che sono vitali per la produzione di tecnologie chiave. Inoltre la riforma dell’assetto del mercato dell’elettricità farà in modo che i consumatori beneficino dei minori costi di energie rinnovabili.

Accesso più rapido ai finanziamenti

Il secondo pilastro del piano accelererà gli investimenti e i finanziamenti per la produzione di tecnologie pulite in Europa. A partire dal finanziamento pubblico, che può sbloccare gli enormi importi di finanziamento privato necessari per la transizione verde.


La Commissione intende garantire condizioni di parità all’interno del mercato unico, rimanendo negli ambiti della libera concorrenza, facilitando nello stesso tempo agli Stati membri la concessione degli aiuti necessari per accelerare la transizione verde. La Commissione ha introdotto a questo proposito un “quadro temporaneo modificato in materia di crisi e transizione”. In più rivedrà il regolamento generale di esenzione per categoria alla luce del Green Deal, aumentando le soglie di notifica per il sostegno agli investimenti verdi. Tra l’altro, ciò contribuirà a razionalizzare e semplificare ulteriormente l’approvazione dei progetti relativi agli IPCEI (progetti finanziati a livello europeo, a titolo dei bilanci nazionali).

La Commissione faciliterà l’uso dei fondi dell’UE esistenti per finanziare l’innovazione, la produzione e la diffusione di tecnologie pulite. Sta inoltre esplorando strade per ottenere maggiori finanziamenti comuni a livello dell’UE per sostenere gli investimenti nella produzione di tecnologie a zero emissioni.


La Commissione collaborerà con gli Stati membri a breve termine, con particolare attenzione ai fondi già esistenti come REPowerEU, InvestEU e al Fondo per l’innovazione, su una soluzione ponte del valore di circa 250 miliardi per fornire un sostegno rapido e mirato.
Per il medio termine, la Commissione intende agire in maniera strutturale, proponendo un Fondo di sovranità europeo nell’ambito della revisione del quadro finanziario pluriennale prima dell’estate 2023.

Potenziare le competenze

La Commissione stima che tra il 35% e il 40% di tutti i posti di lavoro potrebbe essere interessato dalla transizione verde. Sarà dunque una priorità sviluppare le competenze necessarie per lavori di qualità ben retribuiti. Il 2023 è stato infatti proclamato come l’Anno europeo delle competenze, e su questo si concentrerà il terzo pilastro.

La Commissione proporrà di istituire accademie industriali “Net-Zero” per avviare programmi di miglioramento delle competenze e riqualificazione nelle industrie strategiche. Si pone poi l’obiettivo di combinare un approccio “Skills-first”, che riconosce le competenze effettive, con gli approcci esistenti basati sulle qualifiche. Infine faciliterà l’accesso dei cittadini di paesi terzi ai mercati del lavoro dell’UE nei settori prioritari, e adotterà misure per promuovere e allineare i finanziamenti pubblici e privati per lo sviluppo delle competenze.

Commercio aperto per filiere resilienti

Il quarto pilastro riguarderà la cooperazione globale e far funzionare il commercio per la transizione verde, secondo i principi della concorrenza leale e del commercio aperto. Si tratterà, in concreto, di rendere più resilienti gli approvvigionamenti di materie prime.
Le nuove iniziative proposte in questa direzione sono un Club delle materie prime critiche, partenariati industriali Clean Tech/Net-zero e una strategia di crediti all’esportazione.


La seduta straordinaria del Consiglio europeo per ratificare tutte queste proposte è fissata per i giorni 9 e 10 febbraio. Sarà un appuntamento decisivo per il futuro dell’industria del nostro continente, anche per rispondere alle sfide lanciate in questi ultimi mesi dal governo statunitense in materia di economia e di sostegno alla produzione nazionale, delle quali abbiamo già parlato su Greentomeet. Vedremo come andrà.

Lascia una recensione
error: Non puoi fare download !!