Milano-Cortina 2026: al via una campagna internazionale di monitoraggio civico

Con Open Olympics 2026, campagna internazionale di monitoraggio civico, che sarà lanciata il 14 maggio a Pieve di Candore (BL), una rete di 20 realtà nazionali e internazionali si unisce per chiedere delle Olimpiadi Milano-Cortina trasparenti, legali e rendicontabili.

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Con Open Olympics 2026, campagna internazionale di monitoraggio civico, che sarà lanciata il 14 maggio a Pieve di Candore (BL), una rete di 20 realtà nazionali e internazionali si unisce per chiedere delle Olimpiadi Milano-Cortina trasparenti, legali e rendicontabili.

Non si può di certo affermare che le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026 siano un evento condiviso da tutti. Il tema, decisamente divisivo, sale spesso agli onori della cronaca per varie problematiche.

Il rischio di uno stravolgimento delle condizioni ambientali di certi territori (si veda ad esempio la questione della pista da bob di Cortina); la paura di una massiccia cementificazione dovuta agli interventi urbanistici previsti in alcuni quartieri di Milano, in particolare a Milano Sud; l’aumento dei costi degli affitti in una città già cara; la precarietà dei posti di lavoro creati; il dubbio, infine, che non siano rispettate le norme di sicurezza né siano garantite eque paghe agli operai sono solo alcuni dei temi caldi che hanno portato molti singoli e associazioni a protestare in questi mesi.

È, dunque, realmente possibile conciliare questa importante manifestazione sportiva con il benessere delle comunità e del pianeta? Ciò che maggiormente conta è che ci sia limpidezza nell’operato dei vari soggetti nazionali e internazionali che si occupano dei giochi. E a pensarla così non siamo in pochi.

Open Olympics 2026

Trasparenza, legalità e rendicontabilità sono, infatti, le tre parole chiave che, il 14 maggio, risuoneranno nell’Auditorium Cos.Mo di Pieve di Candore (BL), dove si terrà un evento dalla notevole portata. Una rete di 20 associazioni nazionali e internazionali chiederà, infatti, ai soggetti che si sono occupati delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, una chiara rendicontazione attraverso il lancio di una petizione pubblica.

L’evento si svolgerà in due tempi: al mattino ci sarà una tavola rotonda aperta al pubblico, di cui Gian Antonio Stella (noto giornalista del Corriere della Sera) sarà moderatore, che esporrà i dati raccolti dalle comunità locali in questi mesi, circa il tema delle Olimpiadi, e lancerà la petizione Open Olympics 2026. Al pomeriggio, invece, si svolgerà un laboratorio di monitoraggio civico aperto a tutta la cittadinanza, curato da “Common-Comunità monitoranti” di Libera.

Insomma, un evento che non solo riveste un significato cruciale nel contesto delle prossime Olimpiadi invernali, offrendo uno spazio di confronto e riflessione su temi fondamentali per la buona gestione e l’impatto sociale ed economico di tali manifestazioni; ma dimostra anche come le comunità locali possano fare la differenza, facendo sentire la propria voce. 

Il lancio di Open Olympics 2026 sarà, in effetti, un’occasione preziosa per coinvolgere attivamente la cittadinanza nel monitoraggio e nell’analisi critica delle politiche e delle pratiche legate alle Olimpiadi, promuovendo, a lungo termine, una partecipazione informata e consapevole dei cittadini.

Ma chi sono i soggetti coinvolti?

La rete di associazioni che esporrà i dati raccolti e lancerà la petizione è composta da alcuni dei più importanti enti che tutelano l’ambiente e promuovono la legalità. Per citare solo i più noti:

  1. Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, celebre movimento sociale, fondato il 25 marzo 1995 da Don Luigi Ciotti, con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della criminalità organizzata e promuovere la legalità e la giustizia sociale;
  2. WWF Italia, sezione italiana del World Wide Fund for Nature, che dal 1966 si occupa di proteggere la biodiversità, promuovere uno sviluppo sostenibile, e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati alla conservazione della natura;
  3. Legambiente, associazione ambientalista italiana fondata nel 1980. Le sue attività spaziano dalla protezione dei territori naturali alla lotta contro l’inquinamento, dalla promozione delle energie rinnovabili alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali;
  4. Mountain Wilderness Italia, che dal 1987 difende e preserva le aree montane incontaminate, proteggendone i paesaggi, tutelandone la biodiversità e promuovendo un turismo sostenibile e rispettoso;
  5. Commissione Internazionale per la protezione delle Alpi (CIPRA Italia), sezione italiana di un’organizzazione internazionale fondata nel 1952, che si impegna per la tutela dell’ambiente alpino, la valorizzazione delle sue risorse naturali e culturali, e la promozione di politiche e pratiche sostenibili, volte a garantire un equilibrio tra sviluppo e conservazione delle Alpi;
  6. CAI Club Alpino Italiano, nato addirittura nel 1863 con lo scopo di promuovere l’alpinismo, la conoscenza e la conservazione delle montagne italiane;
  7. Italia Nostra, associazione ambientalista e culturale italiana, fondata nel 1955 con l’obiettivo di proteggere e valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale del Paese;
  8. SAT Società Alpinisti Tridentini, che dal lontano 1872 promuove l’alpinismo e la conoscenza delle montagne della regione Trentino-Alto Adige. Si occupa anche di contribuire allo sviluppo sostenibile delle zone montane attraverso progetti di conservazione e valorizzazione del territorio.

Open Olympics per un futuro migliore?

Si auspica, dunque, che iniziative come queste possano contribuire a consolidare a lungo termine i principi di trasparenza, legalità e rendicontabilità come pilastri fondamentali della preparazione e dell’organizzazione di grandi eventi quali le prossime Olimpiadi invernali, garantendo così un’impronta positiva, sostenibile, e duratura sul territorio e sulla comunità locale.

Si spera, inoltre, che il dialogo tra le istituzioni locali, le organizzazioni della società civile, gli esperti del settore e i cittadini interessati sia sempre un faro da tener presente quando si programmano manifestazioni della portata di Milano-Cortina 2026, al fine di ottenere una visione condivisa e inclusiva dello sviluppo di un territorio.

Open Olympics, in definitiva, vuol promuovere una cultura della responsabilità e della partecipazione attiva, e un impegno congiunto per un futuro più trasparente, legale e responsabile. Non resta che augurarsi che iniziative simili vengano replicate per far sì che si ottengano successi non solo sportivi, ma anche sociali e ambientali.

Per maggiori informazioni: www.legambiente.it – open olympics 2026. L’accesso all’evento è libero e gratuito.

Claudia Russo ha studiato storia dell’arte a Siena, Parigi e Bologna. Appassionata di viaggi rigorosamente culturali e di serate conviviali un po’ meno impegnate, curiosa, determinata e amante del bello, trova sempre il tempo per una buona tazza di tè e per interrogarsi, con sguardo critico, sugli avvenimenti del nostro tempo
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