Impegnato a ristabilire la supremazia americana entrando con la grazia di un cowboy
nelle due cruciali crisi di Gaza e della guerra in Ucraina, il presidente Trump sembra
costretto ad alzare bandiera bianca, almeno per quest’anno, su una delle sue
battaglie “minori”, ma non per questo a lui meno care: l’abolizione dell’ora legale.
Anche quest’anno, a meno di clamorosi atti di governo dell’ultimo momento, il 9 di
marzo scatterà negli USA l’ora legale. E’ dai tempi della prima presidenza che Trump
si era impegnato a cancellarla, definendola “costosa e scomoda”. E nel dicembre
scorso era tornato sul tema. «Il Partito Repubblicano farà del suo meglio per
eliminare l’ora legale», aveva infatti scritto il neopresidente in un post su Truth il 13
dicembre 2024.
E invece non se n’è fatto nulla, per adesso.
Periodicamente, ovvero ogni anno di questi tempi, si ripropone l’annosa questione.
Per noi italiani il cambio d’ora scatterà tra sabato 29 e domenica 30 marzo: e c’è da
giurare che si porterà dietro la solita scia di commenti tra favorevoli e contrari.
In realtà, la questione avrebbe già dovuto risolversi una volta per tutte nel 2021.
Infatti nel settembre 2018 la Commissione europea propose ufficialmente
l’abolizione del cambio stagionale dell’ora.
Prima a partire dal 2019; poi a marzo
2019 il Parlamento europeo approvò la proposta, rinviando però la scelta per i
singoli stati all’anno 2021. Niente di fatto neanche qui.
Ma come stanno davvero le cose riguardo ai costi-benefici, nei diversi settori, di
questo benedetto passaggio all’ora legale? Cerchiamo di riassumere.
Risparmio energetico
Durante i mesi in cui è in vigore l’ora legale, si verifica effettivamente, dati alla
mano, una riduzione del consumo di elettricità.
Ad esempio, nel 2024, l’Italia ha ridotto il proprio consumo energetico di 340 milioni
di kWh durante i sette mesi dell’ora legale, che equivale al fabbisogno annuale di
circa 130.000 famiglie. Il risparmio calcolato è di oltre 75 milioni di euro.
Secondo i calcoli di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, il
risparmio economico dal 2004 al 2024 in Italia dovuto all’ora legale è stato pari a
oltre 11,7 miliardi di kWh consumati in meno, cioé circa 2,2 miliardi di euro per i
cittadini.
Benefici ambientali
Naturalmente il minor consumo di energia elettrica comporta una diminuzione delle
emissioni di anidride carbonica. Secondo le stime, nel 2024, il minor consumo di
energia elettrica ha evitato circa 160.000 tonnellate di emissioni di CO2.
Nel 2023 si stimava una riduzione ancora maggiore, di circa 200.000 tonnellate di
CO2.
Un esempio pratico
C’è chi, però, ha fatto stime ben più alte di risparmio.
Considerando un risparmio medio di 5 milioni di kWh al giorno, e supponendo che
l’ora legale duri per 147 giorni (da fine marzo a fine ottobre), abbiamo:
Risparmio Totale:
147 giorni × 5 milioni kWh giorno = 735 milioni kWh
Valore Economico:
Se il costo medio del kWh è di 0,24 euro:
735 milioni kWh × 0,24 euro kWh = 176, 4 milioni euro
E gli aspetti negativi?
Le principali critiche all’ora legale riguardano principalmente i suoi effetti sulla
salute e le problematiche legate al ritmo circadiano. Oltre all’effettiva efficacia del
risparmio energetico, messa in discussione da alcuni.
Effetti sulla Salute
Primo fra tutti è il disturbo del sonno. Il passaggio all’ora legale può causare una
deprivazione del sonno, poiché molte persone si trovano a dover alzarsi prima
rispetto al loro orologio biologico. Questo porta a una riduzione delle ore di sonno,
con conseguenti difficoltà di concentrazione e stanchezza.
Aumento degli Incidenti. Questo è un dato certamente più preoccupante: studi
hanno dimostrato un incremento degli incidenti stradali e sul lavoro nei giorni
immediatamente successivi al cambio dell’ora. Ad esempio, si è registrato un
aumento del 6% degli incidenti stradali e addirittura un incremento del 24% degli
infarti il lunedì dopo il passaggio all’ora legale.
Rischi cardiaci. È stato osservato appunto un aumento del rischio di attacchi
cardiaci, in particolare in individui già a rischio, durante la settimana successiva al
cambio dell’ora.
Impatto sul Ritmo Circadiano
Anche la disarmonia con i bioritmi si può considerare un effetto sulla salute:
l’adozione dell’ora legale altera il ritmo circadiano naturale delle persone, portando
a una sorta di “jet lag” che può durare per tutto il periodo di applicazione dell’ora
legale. Questo disallineamento può influire negativamente su diverse funzioni
biologiche e sul benessere generale.
Efficacia nel Risparmio Energetico
I critici sostengono che il risparmio energetico derivante dall’ora legale sia ormai
marginale, considerando l’aumento dell’uso di dispositivi elettronici e tecnologie a
basso consumo.
Alcuni economisti avvertono che l’ora legale potrebbe addirittura portare a un
aumento dei consumi energetici in certi contesti: per esempio a causa del
raffreddamento degli ambienti durante le ore serali più lunghe.
E dunque? Ora legale sì o ora legale no? Il dibattito resta aperto. Certo, anche
l’impatto sulla salute ha dei costi, difficilmente quantificabili. Ad esempio, se dopo
l’introduzione dell’ora legale per molti giorni o addirittura settimane siamo più lenti
nei riflessi, meno concentrati e più irritabili al lavoro, il nostro rendimento ne
risentirà, così come la nostra produttività.
C’è un altro aspetto che potrebbe aiutarci a dirimere la questione.
Se assumiamo una prospettiva olistica, e cioé il fatto che la vita e il comportamento
degli esseri viventi su questo pianeta sono un tutt’uno interconnesso e pieno di
relazioni e analogie, perché non guardare a come l’ora legale impatta sugli animali, a
partire ovviamente dai nostri compagni di vita domestici? Potremmo trarne
indicazioni interessanti e utili, conferme o smentite.
Lo faremo in un prossimo articolo. Stay tuned.