Fusione fredda : Opportunità persa o mai esistita?

La fusione fredda torna a far parlare di sé. Questa volta è una cosa seria. Scienziati e venture capitalist stanno investendo tempo ed energia.

6 minuti di lettura
[merzavka] © 123RF.com

La fusione fredda torna a far parlare di sé. Questa volta è una cosa seria. Scienziati e venture capitalist stanno investendo tempo ed energia. Cosa è cambiato? La fusione fredda, nota anche come reazione nucleare a bassa energia (

) o combustione assistita da idrogeno, era un tempo una promettente nuova fonte di energia che è stata poi smentita dalla comunità scientifica. Le ragioni principali sono che gli esperimenti non potevano essere replicati, non c’erano informazioni sulla teoria alla base e non si spiegava perché fosse in grado di produrre più energia di quella immessa. Tuttavia, con i recenti sviluppi delle fonti di energia rinnovabili e pulite, la fusione fredda potrebbe aver trovato una seconda possibilità di vita. Questo articolo fornirà una panoramica su cosa sia questa tecnologia, come siamo arrivati a questo punto, a che punto siamo ora e dove potremmo arrivare per quanto riguarda la fusione fredda.

Che cos’è la fusione fredda?

La fusione fredda è una reazione nucleare (cioè la fusione di atomi) a temperature prossime a quelle ambiente (cioè non così alte come quelle necessarie in una centrale nucleare tradizionale). Più specificamente, ciò significa che il processo non richiede una reazione a catena controllata, ma che il processo si verifica in momenti indipendenti l’uno dall’altro. L’idea principale della fusione fredda è quella di produrre energia dalla fusione di atomi di un isotopo dell’idrogeno (deuterio) con un isotopo dell’idrogeno (trizio) a temperature molto basse.

Questa reazione può essere descritta come D + T → He-4 + neutrone + 17,6 MeV. L’energia rilasciata da questa reazione è circa tre volte superiore all’energia immessa. Tuttavia, prima di discutere l’applicazione della fusione fredda nella produzione di energia, è necessario discutere le sfide che questa tecnologia pone e il motivo per cui è stata, ed è tuttora, considerata un “selvaggio west” scientifico.

Perché abbiamo smesso di investire nella fusione fredda?

La fusione fredda è considerata una pseudoscienza e una scienza marginale. A differenza della scienza normale, non ci sono obiettivi chiari, né un consenso generale, né un modo per valutare la qualità degli esperimenti. Gli obiettivi della ricerca sulla fusione fredda sono molto vaghi, come la produzione di reazioni nucleari a basse temperature. Tali obiettivi sono chiaramente impossibili e quindi chiunque può affermare di aver raggiunto la fusione fredda.

Non c’è un consenso generale su cosa indagare. I diversi team hanno domande di ricerca diverse e quindi non è chiaro se stiano perseguendo lo stesso obiettivo, se stiano lavorando insieme o se siano a conoscenza del lavoro degli altri. Non c’è modo di valutare la qualità degli esperimenti. Le spiegazioni teoriche e i risultati sperimentali sono spesso difficili da confrontare. Non esiste un protocollo scientifico standard utilizzato da tutti i ricercatori.

Perché è tornata?

I ricercatori che si occupano di fusione fredda hanno affermato che è arrivato il momento giusto per una svolta grazie ai seguenti sviluppi: – L’aumento delle energie rinnovabili rende necessario trovare fonti di energia pulite ed economiche. – Sono stati sviluppati nuovi materiali in grado di resistere alle alte temperature, rendendo possibile la fusione di atomi a temperature più basse. – Sono stati sviluppati potenti computer in grado di modellare l’interazione tra gli atomi, rendendo possibile la simulazione del processo di fusione. – Sono stati sviluppati nuovi materiali, come i nanofili, in grado di produrre grandi quantità di energia.

I nuovi materiali possono essere utilizzati come catalizzatori che aumentano la velocità delle reazioni. Inoltre, il contesto dei finanziamenti è cambiato, rendendo più facile investire nella ricerca. È probabile che gli investitori stiano diventando più aperti e disposti ad assumersi maggiori rischi quando si tratta di nuove tecnologie. Internet, che mette in contatto persone di tutto il mondo, rende più facile la collaborazione e lo scambio di conoscenze.

In conclusione

La fusione fredda non è una novità, ma è rimasta inattiva negli ultimi 30 anni. È una delle fonti energetiche più studiate della storia, ma non ha mantenuto le sue promesse. Il motivo principale è che non è stato possibile replicare gli esperimenti, non ci sono state informazioni sulla teoria alla base e non è stato spiegato perché sia stata in grado di produrre più energia di quella immessa. Questi problemi sono stati ora affrontati e il campo sta ricevendo più attenzione che mai. Se la fusione fredda può essere replicata e se riusciamo a comprenderne la teoria, potrebbe essere possibile utilizzarla come nuova fonte di energia pulita.

Lascia una recensione
error: Non puoi fare download !!