Lo spreco alimentare è uno dei principali problemi del nostro tempo: 3 modi per combatterlo

Le statistiche sono allarmanti: fino al 30% della produzione mondiale di cibo non viene consumata ogni anno. E' ora di cambiare.

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Lo spreco alimentare è un problema importante che quasi tutti i Paesi del mondo devono affrontare. È diventato così diffuso che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato l’iniziativa “Azione contro lo spreco alimentare” per combatterlo. Lo spreco alimentare non è solo un problema etico e ambientale, ma anche economico: secondo alcuni rapporti, entro il 2050 costerà all’economia globale 1.000 miliardi di dollari.

Se in questi giorni vi sembra di leggere ovunque di sprechi alimentari, è perché è così. Infatti, è diventata una delle maggiori sfide sociali del nostro tempo. Le statistiche sono allarmanti: fino al 30% della produzione mondiale di cibo non viene consumata ogni anno, quindi 1 pasto su 3 viene buttato via. La produzione di cibo non consumato spreca il 25% di tutta l’acqua utilizzata a livello globale e produce il 5% di tutte le emissioni di gas serra. Ciò significa che la riduzione degli sprechi alimentari ha un potenziale di riduzione delle emissioni estremamente importante.

3 modi fondamentali per combattere lo spreco alimentare

La lotta allo spreco alimentare inizia spesso dalle basi: produrre solo la quantità di cibo effettivamente necessaria, rendere commestibili gli alimenti scaduti e riutilizzare gli ingredienti che altrimenti verrebbero buttati via mentre sono ancora commestibili. Il primo passo consiste nel determinare la giusta quantità di cibo da produrre in base alla domanda prevista. Qual è la quantità giusta? Dipende da una serie di fattori, tra cui la stagione, il tipo di prodotto e la domanda prevista.

Quando è il momento del raccolto, gli agricoltori devono fare attenzione a non produrre in eccesso, tenendo conto di fattori come le condizioni meteorologiche, i parassiti, le malattie delle colture e la qualità del terreno. Una volta raccolti, i prodotti devono essere trasportati nel luogo in cui verranno consumati il più rapidamente possibile, senza interruzioni e senza essere lasciati all’aperto per troppo tempo. Infine, quando si tratta di conservare i prodotti raccolti, occorre prestare particolare attenzione per evitare che si deteriorino. Questo può essere fatto scegliendo le giuste strutture di stoccaggio e seguendo le linee guida raccomandate per mantenere la qualità dei prodotti.

Rendere commestibile il cibo scaduto

Per alcuni le parole “cibo scaduto” significano “cibo immangiabile”. Tuttavia, non è sempre così. Se su un prodotto sulla data di scadenza c’è scritto da “da consumarsi entro”, allora solitamente la data è tassativa e il prodotto non andrebbe consumato oltre la data indicata, se invece c’è scritto “da consumarsi preferibilmente entro” vuol dire che nei giorni successivi alla scadenza il prodotto è ancora commestibile, semplicemente magari non è al top della qualità.

Riutilizzare ingredienti che altrimenti verrebbero buttati via mentre sono ancora commestibili

Molti prodotti vengono buttati via perchè non si sa cosa farne. Quante volte vi sarà capitato di cucinare un dolce, avanzare gli albumi e poi buttarli? Si possono fare tantissime cose con gli albumi, una frittata più leggera o un dolcetto senza tuorli, oppure delle meringhe da mangiare con il caffè.

La crusca nella produzione industriale si può usare come mangime per animale.

Con la frutta esteticamente non soddisfacente, ma che sicuramente è buona si possono ricavare dei succhi o delle marmellate. Ci sono tantissimi modi per riciclare il cibo, sia a casa sia su grossa scala.

Recuperare il cibo da ristoranti, mense e supermercati

Ci sono tantissime iniziative che hanno l’obiettivo di recuperare il cibo da mense e ristoranti, che se no andrebbe buttato. Il cibo in questione è buono e commestibile e non sono avanzi di altre persone. Semplicemente è cibo rimasto perchè è stato cucinato in quantità più grandi delle necessità reali. Oppure il cibo in scadenza al supermercato, anche questo può essere tranquillamente recuperato. Tutto questo cibo può poi essere distribuito a mense che offrono servizi per persone in condizione di povertà che non possono permettersi di comprare cibo. Questo sistema permetterebbe anche di ridurre il gap tra persone che possono permettersi addirittura di buttare via il cibo e chi invece non può permettersi di mangiare.

Contributore: Passo la maggiore parte della mia vita lavornado su una macchina a controllo numerico. Amo molto il mio lavoro ma, appena riesco, "inforco" le mie scarpe da ginnastica e vado a correre nella natura. Credo che ognuno di noi debba contribuire fermare degrado ecologico prima che sia troppo tardi con sue azioni personali ogni giorno. Adoro scrivere davanti alla mia tazza di te.
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