L’intelligenza artificiale: da nemica del genere umano ad alleata per un futuro sostenibile -1

L’intelligenza artificiale, la cosiddetta AI, è davvero il Leviatano del futuro prossimo dell’umanità, il mostro che stravolgerà le nostre vite pubbliche e private, oppure potrà essere un valido alleato nelle gigantesche sfide che stiamo affrontando e affronteremo?

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[iftikharalam] © 123RF.com]

Anche alla conferenza COP 28 delle Nazioni Unite appena tenutasi a Dubai, dal palco dei relatori e nelle riunioni fra esperti si è sentito più volte echeggiare l’interrogativo che ormai sembra attanagliare tutto il mondo sviluppato. L’intelligenza artificiale, la cosiddetta AI, è davvero il Leviatano del futuro prossimo dell’umanità, il mostro che stravolgerà le nostre vite pubbliche e private, oppure potrà essere un valido alleato nelle gigantesche sfide che stiamo affrontando e affronteremo?

In particolare, ci si chiede da più parti (esperti digitali, scienziati, think tank) se l’emergere dell’intelligenza artificiale (AI) in tutte le sue straordinarie potenzialità non possa inaugurare una vera e propria nuova frontiera nei nostri sforzi collettivi per affrontare e mitigare la drammatica crisi ambientale del nostro pianeta.

Una prima, incoraggiante risposta sembra offrircela una ricerca condotta da PwC UK (uno dei maggiori network di società che forniscono servizi di consulenza alle aziende). Secondo questo report, l’impatto economico dell’IA nell’agricoltura, nel settore dell’acqua, nell’energia e nei trasporti ha il potenziale di contribuire fino a 5,2 trilioni di dollari all’economia globale nel 2030. Per quanto riguarda l’impatto ambientale, l’AI potrebbe ridurre le emissioni globali di gas serra già adesso del 4%. Il tutto creando – secondo le stime di PwC – qualcosa come 38,2 milioni di nuovi posti di lavoro.

Ma vediamo in concreto come l’AI potrebbe essere applicata ai vari settori dell’economia e della gestione ambientale.

Gli esperti hanno teorizzato 10 modi in cui la tecnologia AI potrà supportare la sostenibilità:

  1. Modellistica e previsione del clima
  • Energia rinnovabile
  • Efficienza energetica negli edifici
  • Agricoltura di precisione
  • Conservazione e monitoraggio della fauna selvatica
  • Monitoraggio della qualità dell’aria e dell’acqua
  • Gestione e riciclaggio dei rifiuti
  • Tutela dell’ecosistema marino
  • Preparazione e risposta alle catastrofi
  1. Cattura e sequestro del carbonio (CCS)

1. Modellazione e previsione del clima

La temperatura sulla Terra è aumentata in media di 0,08 gradi Celsius ogni decennio dal 1880, e il tasso di riscaldamento è più che doppio rispetto al 1981.
L’uso dell’intelligenza artificiale per modellare e prevedere il cambiamento climatico, grazie agli algoritmi di apprendimento automatico, può analizzare vasti set di dati per identificare modelli e fornire modelli climatici più accurati. Può anche attingere a una massa enorme di dati fra temperatura, emissioni di gas serra e correnti oceaniche, cosa che non è gestibile per i soli esseri umani.

2. Energia rinnovabile

L’intelligenza artificiale svolge un ruolo fondamentale nelle energie rinnovabili e nel settore energetico nel suo insieme. Per fare un esempio, la produzione di energia basata sulle condizioni meteorologiche richiede una previsione accurata delle condizioni meteo stesse per consentire agli impianti di energia rinnovabile di anticipare periodi di elevata produzione di energia e pianificare di conseguenza.
I sistemi di intelligenza artificiale sono anche fondamentali nella gestione della rete e nel bilanciamento della domanda e dell’offerta di energia rinnovabile, prevedendo le fluttuazioni della domanda di energia e adeguando l’offerta di conseguenza.

3. Efficienza energetica negli edifici

I sistemi di edilizia intelligente basati sull’intelligenza artificiale sfruttano i dati provenienti da una rete di sensori per rivoluzionare l’efficienza energetica all’interno delle strutture.
Regolano autonomamente il riscaldamento, il raffreddamento e l’illuminazione, garantendo che le risorse vengano utilizzate in modo ottimale. L’adattamento in tempo reale riduce il consumo energetico, tagliando i costi operativi e le emissioni di gas serra.

4. Agricoltura di precisione

L’intelligenza artificiale potrà davvero rivoluzionare l’agricoltura. Consentirà agli agricoltori di prendere decisioni basate sui dati, ottimizzando quindi la gestione delle colture e migliorando sia la produttività che la sostenibilità.
Per fare un esempio, i sensori posizionati nei campi e sui macchinari saranno in grado di raccogliere  tutta una serie di dati, tra cui umidità del suolo, temperatura, livelli di nutrienti e salute delle colture. Questi dati in tempo reale, elaborati da modelli di apprendimento automatico, consentiranno agli agricoltori di ottenere informazioni approfondite sulle condizioni delle loro colture e del suolo. Gli agricoltori saranno in grado di massimizzare la resa dei raccolti e di ridurre al minimo necessario l’utilizzo delle risorse.

Un altro vantaggio straordinario sarà la diagnosi precoce di malattie e parassiti delle colture. L’intelligenza artificiale può identificare segni di malattia o infestazione nelle piante ben prima che siano visibili ad occhio nudo. Ciò consentirà un intervento tempestivo, riducendo la necessità di pesticidi chimici e prevenendo la perdita del raccolto.

5. Conservazione e monitoraggio della fauna selvatica

La conservazione e la protezione degli animali e degli ecosistemi in cui vivono, che stanno diminuendo a un ritmo allarmante, è un problema cruciale per il nostro futuro.
L’intelligenza artificiale sta già svolgendo un ruolo importante nella conservazione della fauna selvatica e dei loro habitat, grazie a fotocamere e sensori abilitati all’AI. Si tratta di strumenti potentissimi progettati per monitorare, tracciare e salvaguardare le specie in via di estinzione, che forniscono dati preziosi sulle popolazioni selvatiche e sui loro comportamenti.

Una delle “specialità” dell’intelligenza artificiale nel campo della conservazione della fauna selvatica è la sua capacità di raccogliere dati in modo non intrusivo e continuo. Si riduce al minimo il disturbo antropico negli habitat naturali fornendo agli ambientalisti un set di dati vasto e dettagliato che in precedenza era impossibile da ottenere. Tutto questo aiuterà a prendere decisioni informate sulla gestione del territorio e sull’attuazione di politiche che salvaguardano la biodiversità del nostro pianeta.

1 – Continua

Da G.T.M.
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