L’inquinamento come fattore di rischio per le malattie polmonari: cosa c’è da sapere

In questo post esploreremo il ruolo dell'inquinamento come fattore di rischio ambientale per forme gravi di asma e BPCO, due forme comuni di malattie polmonari croniche.

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BPCO, asma, cancro ai polmoni e altre malattie polmonari stanno raggiungendo livelli epidemici. Infatti, le malattie polmonari sono oggi la terza causa di morte in paesi come gli Stati Uniti e si prevede che la loro prevalenza aumenterà entro il 2030. Il fumo di sigaretta rimane il principale fattore di rischio per lo sviluppo di malattie polmonari croniche come l’asma, la bronchite cronica e la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva). In questo post esploreremo il ruolo dell’inquinamento come fattore di rischio ambientale per forme gravi di asma e BPCO, due forme comuni di malattie polmonari croniche.

Che cos’è la BPCO?

Il termine broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) viene utilizzato per descrivere due malattie polmonari: l’enfisema e la bronchite cronica. Entrambe le malattie sono caratterizzate da un aumento anomalo della quantità di muco e di cellule infiammatorie nelle vie aeree, che rendono difficile la respirazione. L’enfisema è una malattia che colpisce gli alveoli all’interno dei polmoni, che possiamo immaginare come sacche d’aria che si estendono e si restringono permettendo lo scambio di ossigeno e anidride carbonica.

L’enfisema provoca un danneggiamento degli alveoli che causa una diminuzione degli scambi gassosi e difficoltà respiratorie. La bronchite cronica è un’infiammazione delle vie aeree, che provoca una tosse costante che fa affiorare il muco in eccesso dalle vie aeree. Le due malattie sono spesso trattate insieme come broncopneumopatia cronica ostruttiva, o BPCO, perché hanno cause simili e sono spesso riscontrate insieme nella stessa persona. La BPCO è una malattia polmonare a lungo termine (cronica) che rende difficile la respirazione.

Asma e inquinamento

L’asma è una malattia cronica che provoca periodi ricorrenti di respiro affannoso, tosse, mancanza di fiato e oppressione toracica. Si ritiene che durante l’infanzia l’asma sia scatenata dagli allergeni e che la progressione verso la BPCO sia una condizione acquisita negli adulti. Questa progressione viene definita “conversione dell’asma” ed è associata a un progressivo peggioramento della funzione polmonare, a frequenti esacerbazioni e a una crescente dipendenza dagli steroidi per controllare la malattia.

Data l’elevata prevalenza dell’asma e l’alto tasso di mortalità dei pazienti affetti da BPCO (1 su 4 muore), i ricercatori hanno esaminato l’esistenza di un legame tra le due malattie. Con grande sorpresa, hanno riscontrato una maggiore prevalenza di asma grave nelle aree con alti livelli di inquinamento. Hanno anche scoperto che le persone affette da asma avevano un rischio maggiore di sviluppare la BPCO.

Cancro ai polmoni e inquinamento

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) inserisce l’inquinamento atmosferico esterno tra i fattori di rischio per il cancro. La forma più pericolosa di inquinamento è il particolato fine (PM 2,5), che ha un diametro inferiore a 2,5 micron. Quando vengono inalate, queste particelle attraversano il sistema respiratorio e si depositano nelle vie aeree inferiori e negli alveoli dei polmoni. Possono anche viaggiare attraverso il flusso sanguigno.

Una volta nel sangue, possono depositarsi in qualsiasi organo del corpo, compresi fegato, reni, cuore e cervello. La forma più comune di cancro del polmone è il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), che rappresenta l’80% di tutti i tumori polmonari. Esistono tre principali fattori di rischio per lo sviluppo di questa forma di cancro ai polmoni: l’esposizione a determinati rischi ambientali o professionali, alcuni geni ereditari e il fumo di sigaretta.

In conclusione

Sebbene non esistano dati certi sulla correlazione diretta tra gli inquinanti atmosferici e il cancro ai polmoni, è molto probabile che sia legata alle proprietà cancerogene del particolato presente nell’aria esterna. Con l’aumento dell’inquinamento globale, è probabile che aumenti anche il numero di persone affette da BPCO e asma. Abbiamo bisogno di più ricerca e di migliori politiche sanitarie per proteggere i nostri polmoni.

Attenzione: il seguente articolo è a puro scopo divulgativo e non vuole in alcun modo essere un articolo medico né dare consigli medici, per qualsiasi dubbio sul proprio stato di salute, è bene rivolgersi al proprio medico curante.

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Da G.T.M.
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