Oggi si sente molto parlare di “medicina ambientale”. Ma cosa s’intende con questo termine e perché questa nuova disciplina viene considerata sempre più importante per la salute dell’uomo?
Si deve partire dall’assunto secondo cui molte delle patologie più diffuse che colpiscono gli esseri umani sono da ritenersi influenzate, positivamente o negativamente, dall’ambiente.
L’essere umano è profondamente legato al proprio habitat, e ne subisce gli effetti: a partire dai livelli di inquinamento dell’aria, delle acque e del suolo.
Un po’ di dati statistici sulla questione
E’ ormai assodato che inquinamento ed effetto serra siano direttamente coinvolti nello sviluppo di un’ampia serie di patologie che colpiscono l’organismo umano: in particolare l’apparato respiratorio, l’apparato cardiovascolare, il sistema immunitario, il sistema endocrino e quello nervoso.
Le stime calcolano intorno ai due milioni all’anno i decessi dovuti ad inquinamento ambientale.
Il rapporto stilato dall’OMS stima che circa il 24% delle malattie sia causato da fattori ambientali. Le cause ambientali sono considerate alla base di più del 33% delle malattie contratte dai bambini al di sotto dei 5 anni.
I principali fattori inquinanti sono l’inquinamento chimico generato metalli pesanti quali mercurio, alluminio, piombo, arsenico e cadmio, l’inquinamento biologico e i campi elettromagnetici generati da antenne, telefonia cellulare e wireless.
Sono quattro i principali tipi di patologie influenzate dai fattori ambientali:
Infezioni del tratto respiratorio inferiore: dovute all’inquinamento dell’aria, sia all’aperto che negli ambienti chiusi
Patologie diarroiche: dovute alla contaminazione delle acque e alle scarse condizioni igienico-sanitarie
Malaria: a causa della scarsità di risorse idriche e da un’insufficiente igiene domestica
Incidenti sul posto di lavoro
A queste tipologie si aggiungono gli incidenti stradali, legati a un’insufficiente pianificazione urbanistica; la broncopneumopatia cronica ostruttiva, provocata dall’esposizione a polveri e fumi sul luogo lavorativo; e parecchie problematiche perinatali.
Una definizione di medicina ambientale
“La medicina ambientale è una branca multidisciplinare della medicina che studia l’influenza dei fattori ambientali sull’insorgenza delle patologie. L’ambiente, oltre a rappresentare la fonte da cui gli essere umani ricavano l’ossigeno, le sostanze nutritive e l’acqua fondamentali per la vita, nonché il luogo in cui si svolge l’attività sociale e quella lavorativa, rappresenta anche una potenziale causa o vettore di patologie fra le quali spiccano: danni provocati dalle radiazioni, effetti dell’inquinamento atmosferico, intossicazioni, avvelenamenti, tumori e malattie infettive.”
Questa è la definizione presente su Wikipedia della medicina ambientale.
La medicina ambientale, dunque, comprende discipline diverse: scienze biomediche, scienze ambientali, scienze giuridiche, economiche, sociali, nonché scienze delle costruzioni e dei materiali.
Qualità delle acque; effetti del clima sulla salute; inquinamento, utilizzo di sostanze tossiche e fitofarmaci; epidemiologia; trattamento delle patologie e loro prevenzione su base ambientale. Questi sono gli ambiti principali in cui la M.A. agisce.
Pioniere della M. A. è considerato l’allergologo statunitense Theron G. Randolph con il suo testo fondamentale Human ecology and susceptibility to the chemical environment, uscito nel 1962 e recentemente ripubblicato negli USA.
https://www.amazon.com/Human-Ecology-Susceptibility-Chemical-Environment/dp/1014036860
In Italia è nata nel 2015 a Milano la SIMA (Società Italiana Medicina Ambientale), oggi presente con rappresentanze in sette regioni italiane, oltre che in Belgio, Austria, Spagna, UK e USA. SIMA è molto attiva nella ricerca scientifica sulla qualità dell’aria, dell’acqua, l’epidemiologia ed i costi delle patologie da esposizioni ambientali, il rischio Radon e amianto e la prevenzione primaria del cancro, specie in ambito pediatrico.
Le aree della prevenzione
La Società Italiana Medicina Ambientale (SIMA) ha individuato le principali macro-aree sulle quali focalizzare l’attività di prevenzione:
Qualità dell’aria
Qualità dell’acqua
Sicurezza alimentare
Energia
Le principali azioni che la medicina ambientale propone vanno dall’utilizzo di carburanti più ‘puliti’, a una migliore gestione delle risorse idriche, a una costruzione edile più sicura, alla promozione di misure igieniche nelle case, all’utilizzo ragionato e maggiormente controllato di sostanze tossiche sul posto di lavoro.
Nel 2016 SIMA ha creato il proprio Marchio di validazione scientifica “SIMA VERIFIED”, Marchio che può essere concesso ad Aziende, Filiere, Processi e Prodotti che si siano sottoposti volontariamente a validazione scientifica da parte di Enti pubblici o privati terzi di grande autorevolezza. Già molte aziende italiane e internazionali, tra cui anche multinazionali leader di mercato, hanno deciso di sottoporsi a validazione scientifica e hanno ottenuto il Marchio “SIMA VERIFIED”.