La diga di Kakhovka fu costruita negli anni ’50, in pieno periodo sovietico. E’ stata distrutta il 06 giugno 2023 a causa del conflitto in corso. La diga si trova oggi nella provincia (oblast) di Kherson nella città di Nova Kakhovka in Ucraina ed è fonte di approvigionamento di acqua ed energia elettrica per la numerosa popolazione delle città servite, compresa la Crimea.
Link alla posizione google https://www.google.com/maps/@46.8710501,32.8890338,101054m/data=!3m2!1e3!4b1!4m2!21m1!1s%2Fg%2F11sv9klq4g?entry=ttu
Numerose le voci e le informazioni, ancora confuse in queste prime e concitate ore, sul disastro in corso. Tra le più autorevoli quella del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. Si tratterebbe, citiamo testualmente dalla conferenza stampa resa a New york il 06 giugno 2023, “di una catastrofe umanitaria, economica ed ecologica”. (Vi riportiamo la fonte qui)
Sempre il segretario generale afferma che il disastro coinvolgerà oltre 80 città e potrebbe avere conseguenze sulla centrale nucleare di Zaporizhzia. Oltre 16.000 persone hanno ormai perso la casa. Il quadro che si sta delineando parla di massicce inondazioni, evacuazioni su vasta scala, devastazione ambientale, distruzione di colture appena piantate.
E’ ancora presto per capire quali saranno le conseguenze nefaste di questo enorme disastro. Anche Guterres ammette che, per ora, mancano informazioni da fonti indipendenti.
In linea generale quando si distrugge una diga di queste dimensioni non possiamo dire con certezza cosa si porterà con se l’acqua potrebbe portare inquinanti importanti come petrolio o peggio. Il pericolo non riguarda le sole costruzioni ma anche il suolo che potrebbe subire impotanti erosioni che dureranno anni è quasi certo che le attuali culture saranno spazzate via.