I tedeschi, da sempre in prima fila, in Europa e non solo, per quello che riguarda il green e l’attenzione ai temi ambientali (nonostante i controversi eventi di queste ultime settimane) sembrano aver decisamente “sposato” per il riscaldamento domestico la tecnologia delle pompe di calore.
Secondo gli ultimi dati, il mercato tedesco della HeatPompa è cresciuto del 53% nel 2022 con 236.000 pompe di calore vendute. Il primo anno record per la vendita di questa tecnologia fu il 2020. Nel 2021, la crescita delle vendite di pompe di calore è stata del 28%, cioè di 154.000 pompe di calore in più. Ora questo dato del 53%, quasi impressionante, che può far riflettere anche i consumatori degli altri Paesi europei.
Fra i cittadini tedeschi, sono le pompe di calore aria-acqua ad aver registrato la crescita maggiore: nel 2021 sono stati venduti un totale di 127.000 dispositivi (+ 33% rispetto all’anno precedente), di cui circa 83.500 dispositivi monoblocco (+ 48%) e 43.500 dispositivi split (+ 12% ).
Il trend positivo del mercato si sta rivelando estremamente stabile, avendo superato anche le restrizioni legate alla pandemia e le complicazioni della catena di approvvigionamento globale. In Germania è stato poi stanziato un nuovo finanziamento federale per edifici efficienti, il cosiddetto BEG, che ha sostituito il programma di incentivi di mercato.
Il BEG, avviato dal ministro verde dell’Economia e del Clima, Robert Habeck, si basa su tre pilastri – riqualificazioni parziali, ristrutturazioni totali dell’esistente e ricostruzione di nuovi edifici – e va dal 28 luglio del 2022 fino alla fine del 2023. Nel BEG riformato saranno possibili stanziamenti annuali di 13-14 miliardi di cui circa 12-13 per le sole ristrutturazioni, quasi il triplo dei 5 miliardi del 2020.
Nel corso dell’anno passato, sono state presentate in Germania 66.496 domande di finanziamento per pompe di calore.
La tecnologia delle pompe di calore. Che cosa bisogna sapere per scegliere
La pompa di calore è una macchina in grado di trasferire energia termica da una sorgente a temperatura più bassa ad una sorgente a temperatura più alta o viceversa.
Una pompa di calore assorbe 1 kW di energia elettrica e ne rilascia fino a 4 di energia termica. Al confronto, la caldaia tradizionale ha un rendimento che non arriva a 1. La convenienza economica è presto detta: 1 kWh con normale elettricità costa 0,22 euro, mentre 1 kWh termico con la pompa di calore costa 0,063 €.
La pompa di calore aria-acqua sfrutta una fonte di energia rinnovabile, cioè il calore presente nell’aria esterna e, tramite un processo che trasferisce il calore da un fluido più freddo (aria esterna) a uno più caldo (l’acqua dell’impianto di riscaldamento domestico), produce calore senza combustione.
Le pompe di calore reversibili, poi, consentono di invertire il ciclo di funzionamento, e possono quindi essere utilizzate per il riscaldamento in inverno e per il raffrescamento in estate.
I vantaggi delle pompe di calore sono così sintetizzati da uno dei maggiori produttori italiani:
- Risparmio in bolletta e incentivi
Oltre al risparmio in bolletta, scegliere di passare ad un sistema basato sulla pompa di calore rappresenta un investimento che si ripaga velocemente anche grazie alla possibilità di accedere agli incentivi che prevedono detrazioni fiscali del 50% per la ristrutturazione edilizia, del 65% per interventi di risparmio energetico ed al Conto Termico.
- Utile per riscaldare, raffrescare e produrre acqua calda
Il principio della pompa di calore aria acqua si basa sullo sfruttamento del calore presente nell’aria, nell’acqua o nel terreno. Questo calore, attraverso cambiamenti di stato e cicli di compressione (simili a quelli di un frigorifero), è immesso nell’impianto domestico per riscaldare d’inverno, raffrescare nei mesi estivi e per la produzione di acqua calda tutto l’anno.
- Una scelta ecologica
L’unica energia utilizzata è quella elettrica necessaria per muovere aria e fluido refrigerante.
Non viene quindi utilizzato nessun carburante oltre a quello eventualmente generato dalla produzione dell’energia elettrica che, in Italia è alimentata al 38% da energia rinnovabile (percentuale media relativo all’elettricità in Italia). L’impatto ambientale si azzera in caso di utilizzo di energia proveniente da fotovoltaico con sistema di accumulo.
- Valorizzazione dell’immobile
Questo tipo di sistema cambia la classificazione energetica dell’immobile facendo salire la classe energetica anche di due classi, con un conseguente aumento del valore dell’immobile in cui viene installata.
Gli elementi da valutare per acquistare una pompa di calore
Al momento dell’acquisto di una pompa di calore, bisogna scegliere la più adatta per le proprie necessità e per le esigenze della propria casa.
La prima cosa è ovviamente informarsi su modelli, caratteristiche e fattori che incidono sui consumi annuali.
Tre sono i principali fattori da valutare:
- le caratteristiche dell’edificio e il luogo d’installazione
- il dimensionamento della pompa di calore
- l’utilizzo della pompa di calore in relazione alle condizioni climatiche
Caratteristiche dell’edificio e luogo d’installazione
Importantissimo nella scelta del modello giusto. Quanto spazio si ha a disposizione? L’impianto va installato in un appartamento indipendente oppure in condominio? Il tecnico saprà fornirvi le risposte.
Nel caso di una ristrutturazione edilizia, se si ha a disposizione un tetto, si può valutare insieme ad un tecnico di installare un collettore solare che aiuti a riscaldare l’acqua con l’apporto della luce solare.
In caso di un edificio con limitata possibilità di intervento, bisogna adattare le proprie esigenze alla disposizione dell’immobile e alla tipologia di installazione supportata.
Dimensionamento della pompa di calore
Le dimensioni della pompa di calore variano in base a metri quadri e condizioni dell’immobile in cui verrà installata.
Per conoscere a grandi linee il fabbisogno termico, si può fare un calcolo che determina la quantità di energia utile a riscaldare un ambiente. Ecco la formula:
Fabbisogno di calore = potenza della pompa di calore in kW = superficie da riscaldare in metri x fabbisogno di calore specifico (kW/m² )
Facciamo un esempio.
Per un edificio di 90 m² con un’altezza dal soffitto di 2.70 m, è possibile calcolare i m³ con questa formula:
90 mq x 2,70 m = 243 m³
Per conoscere la dimensione consigliata della pompa di calore bisogna moltiplicare il volume della casa (243 m³) per il valore del fabbisogno di calore specifico, che mediamente è fissato a 0,05 kW/m². Un coefficiente che però varia in base alla coibentazione dell’immobile: è chiaro che se la casa è ben coibentata, minore sarà la potenza necessaria della pompa di calore e minori saranno i consumi durante l’anno.
La pompa di calore in relazione alle condizioni climatiche
Un terzo fattore da considerare prima di acquistare una pompa di calore riguarda l’utilizzo quotidiano dell’apparecchio in relazione alle condizioni climatiche in cui si vive.
Intanto, quale uso si vorrà fare dell’impianto? Serve solo la funzione riscaldamento o anche quella del raffreddamento? Si vuole riscaldare l’acqua sanitaria?
E poi, in che zona si vive? Il clima è umido e c’è freddo per diversi mesi all’anno oppure è più secco?
La valutazione di queste variabili insieme ad un tecnico specializzato e affidabile sarà fondamentale per evitare errori e per portare a casa la pompa di calore più adatta al proprio ambiente domestico.
Bonus fiscali
Ricordiamo che da un punto di vista fiscale, in Italia, possiamo sfruttare il bonus pompa di calore 2023 per ottenere una agevolazione del 50 % e a seconda che l’intervento sostituisca un vecchio impianto o faccia parte di altro intervento di riqualificazione ad una detrazione dal 65 al 110 %. Le scadenze arrivano fino al 31 dicembre 2024 ma sono molto più brevi per il superbonus 31/12/2022.
Vi terremo aggiornati sulle modalità nei prossimi articoli.