Greta Thunberg arrestata a Londra durante le proteste contro il summit dei colossi petroliferi

Ennesimo fermo di polizia per l’attivista svedese. Cercava insieme a centinaia di manifestanti di “disturbare” la conferenza annuale degli AD delle maggiori compagnie petrolifere. Al grido di “Oliy money out”.

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[livoeian] © 123RF.com

Greta Thunberg è stata di nuovo arrestata.

Questa volta è accaduto a Londra, martedì mattina. Centinaia di manifestanti si erano riuniti all’ingresso dell’InterContinental Hotel a Park Lane, dove era in corso l’Energy Intelligence Forum (EIF): un summit di tre giorni che ha riunito i vertici dei colossi petroliferi mondiali, come TotalEnergies e Shell.

Nel filmato diffuso subito dopo l’evento e divenuto ben presto virale (è apparso online su tutti i principali giornali britannici), l’attivista svedese per il clima viene caricata nel retro di un furgone dalla polizia. La Thunberg mostra una maglietta con la scritta “Oily money out”: “Basta con i soldi del petrolio” (ma “oily” ha un’accezione negativa, come untuoso, grasso, sporco).

Thunberg ha avuto però modo di parlare con i giornalisti prima di essere portata via. “Dietro queste porte chiuse alla conferenza sul petrolio e sul denaro” ha detto “politici senza spina dorsale stanno facendo accordi e compromessi con i lobbisti delle industrie distruttive, l’industria dei combustibili fossili”.
E ancora: “Le élite della conferenza sul petrolio e sul denaro non hanno alcuna intenzione di fare la transizione. Il loro piano è quello di continuare questa distruttiva ricerca di profitti. Ecco perché dobbiamo intraprendere un’azione diretta per fermare tutto ciò ed eliminare i soldi del petrolio dalla politica. Non abbiamo altra scelta se non quella di mettere i nostri corpi per interrompere fisicamente questa conferenza”.

Decine di manifestanti hanno comunque bloccato Hamilton Place con striscioni e ombrelli rosa con occhi dipinti sopra, gridando “fuori i soldi oleosi” e “annulla la conferenza”. Altri hanno acceso razzi fumogeni gialli e rosa.

L’hotel della conferenza è stato circondato dalla polizia, che ha scortato i delegati tra la folla di attivisti che cantavano. Il “Guardian” rivela che i partecipanti al summit erano stati avvertiti di non tentare di entrare nell’hotel senza l’aiuto della polizia.

Secondo le stesse fonti di polizia, ci sono stati “interventi da parte degli agenti per consentire ai membri del pubblico un accesso sicuro dentro e fuori dalla sede”. Sei persone sono state arrestate per aver ostruito l’autostrada e altre 14 per aver violato le condizioni della protesta, secondo la legge inglese sull’ordine pubblico.

Il FEI avrebbe dovuto ascoltare, tra gli altri, gli amministratori delegati di Aramco, Repsol, Shell, TotalEnergies e Kuwait Petroleum Corporation.

L’ordine del giorno prevedeva panel su questioni come “Fino a che punto si spingerà l’energia rinnovabile?”, “Lo zero netto rimarrà lo standard?” e “Come affrontare al meglio il clima, garantire la sicurezza e i rendimenti per gli azionisti”.
L’evento si concluderà domani con una cerimonia di premiazione con premi per il “dirigente energetico dell’anno” e i “leader energetici di domani”.

Da G.T.M.
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