Turismo slow – La Ferrovia Vigezzina Centovalli spegne 100 candeline

Nel 2023 la Ferrovia Vigezzina Centovalli, storica linea dai panorami mozzafiato, ha festeggiato il suo centenario, celebrando, attraverso una serie di eventi, un turismo lento, sostenibile, attento al legame con il territorio, la storia e la cultura.

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Il 2023 è stato un anno decisamente importante per la Ferrovia Vigezzina Centovalli, una delle linee ferroviarie più suggestive e panoramiche d’Europa, che attraversa le incantevoli Valli Vigezzo (in Italia) e Centovalli (in Svizzera). Nel 2023, la ferrovia storica ha infatti festeggiato il suo centenario, con una serie di iniziative che hanno messo in risalto l’importanza di preservare questo patrimonio storico-culturale, e la bellezza del viaggiare slow e sostenibile.

La Ferrovia Vigezzina Centovalli è stata inaugurata il 25 novembre 1923, e da allora ha incantato migliaia di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Percorrendo una tratta di circa 52 chilometri tra Domodossola (Italia) e Locarno (Svizzera), questa linea ferroviaria offre un’esperienza unica nel cuore delle Alpi, consentendo ai passeggeri di ammirare vedute mozzafiato, paesaggi montani, boschi e caratteristici villaggi alpini.

Dalle nevi invernali, al verde della primavera, passando per il foliage autunnale, i panorami di cui si può godere, stando comodamente seduti in treno, sono da cartolina. Non a caso, la Ferrovia Vigezzina Centovalli è apprezzatissima dai turisti, offrendo, oltretutto, un’esperienza di viaggio che ha il sapore d’altri tempi.

Il trenino storico arriva direttamente dagli anni sessanta e attraversa lentamente binari e ponti che potrebbero benissimo esser definiti “vintage”. Non bisogna assolutamente avere fretta, la velocità non è contemplata, ma meglio così: lo spettacolo che la natura offre è strabiliante e la lentezza del treno permette di ammirarlo al meglio.

Per chi rifugge il turismo di massa, amando le mete slow e i mezzi di trasporto sostenibili, la Ferrovia Vigezzina Centovalli è sicuramente perfetta. E proprio questo messaggio di tranquillità, di rispetto per la natura, e di legame con la storia e con il territorio è stato oggetto dei festeggiamenti per il centenario dell’istituzione.

Al Museo Regionale delle Centovalli e del Pedemonte di Intragna (VB), ad esempio, si è tenuta una mostra che ha raccontato il viaggio da Domodossola a Locarno, attraverso le fotografie d’epoca del fotografo svizzero Cavigliano Fredo Meyerhenn. Si è voluta, inoltre, celebrare la fatica e la determinazione di tutti coloro che hanno contribuito a costruire la linea nei primi decenni del Novecento.

Il tema del viaggiare slow, riscoprendo il nostro territorio e la nostra storia, è stato inoltre oggetto di iniziative, tenutesi sia in Italia che in Svizzera, quali escursioni tematiche e culturali, che hanno permesso ai viaggiatori di approfondire le vicende e la cultura delle valli attraversate; visite guidate ai musei locali; escursioni a piedi lungo sentieri panoramici; cacce al tesoro per i più piccoli; concerti; e gite enogastronomiche per scoprire i sapori autentici dei borghi.

Del resto, come si legge sul sito dell’istituzione, viaggiare con la Ferrovia Vigezzina non significa solo attraversare i luoghi in cui corrono i binari, ma significa anche “scoprire il territorio con le sue attrazioni, le sue peculiarità, le esperienze da vivere e gli eventi” (Chi siamo – Vigezzina Centovalli).

A coronare la fine dei festeggiamenti per il centenario, la pubblicazione del libro 100 anni Centovallina 1923 – 2023, scritto da Nicola Pini, Matteo Inches, Mattia Dellagana e Cecilia Brenni, ed edito in quattro volumi da SalvioniEdizioni. Il testo è una vera e propria enciclopedia della Ferrovia Vigezzina, poiché ne ripercorre la storia dall’inaugurazione sino al centenario.

La Ferrovia Vigezzina Centovalli rappresenta indubbiamente un patrimonio culturale e paesaggistico unico nel suo genere, che merita di essere preservato e valorizzato. Grazie a iniziative come quelle organizzate per il suo centenario, accanto alla promozione turistica, si promuove anche la riscoperta di un pezzo di storia del nostro paese, di tradizioni quasi dimenticate, di luoghi poco noti. Si pone, inoltre, l’accento sulla necessità e la bellezza di viaggiare in modo lento, sostenibile e consapevole, incoraggiando l’amore per il paesaggio e il rispetto per l’ambiente.

Dopotutto, cosa c’è di meglio che abbandonare la frenesia della società moderna per godersi il mondo che scorre fuori dai finestrini di un treno, a ritmo lento e in armonia con la natura?

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Claudia Russo ha studiato storia dell’arte a Siena, Parigi e Bologna. Appassionata di viaggi rigorosamente culturali e di serate conviviali un po’ meno impegnate, curiosa, determinata e amante del bello, trova sempre il tempo per una buona tazza di tè e per interrogarsi, con sguardo critico, sugli avvenimenti del nostro tempo
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