Mentre in Germania magistratura e polizia hanno scatenato una vera e propria offensiva contro gli attivisti di Ultima generazione con l’accusa di associazione a delinquere – e il cancelliere Olaf Scholz li ha definiti (con una schiettezza di linguaggio inusuale per un politico di governo) “completamente scemi” – in Olanda, nella capitale L’Aia, più di 1.500 persone, in maggior parte giovani, sono state arrestate sabato scorso durante la protesta di Extinction Rebellion (organizzazione distinta da
Ultima generazione, in realtà, anche se con diversi punti di contatto e alcuni attivisti in comune). Le agenzie di stampa riportavano la presenza fra i manifestanti di diverse celebrità olandesi, come l’attrice di Game of Thrones Carice van Houten, che ha pubblicato un video su Instagram in cui si mostra con indosso un poncho rosso, inzuppata da un cannone ad acqua.
Gli attivisti avevano bloccato un tratto di un’autostrada durante il pomeriggio per protestare contro i sussidi olandesi ai combustibili fossili.
La polizia ha affermato di aver utilizzato cannoni ad acqua per disperderli e ha arrestato “un totale di 1.579 persone, 40 delle quali saranno perseguite” con varie accuse tra cui atti di vandalismo.
Secondo Extinction Rebellion, la manifestazione aveva visto affluire nella zona prescelta almeno 7.000 persone. Anticipando l’uso del cannone ad acqua, alcuni indossavano costumi da bagno o portavano ombrelli mentre sedevano in segno di protesta lungo l’autostrada A12, tenendo in mano striscioni e cartelli.
La protesta è la settima organizzata da Extinction Rebellion nello stesso tratto di autostrada. Il luogo ha per gli attivisti valore simbolico: è vicino al Parlamento olandese e ai principali edifici ministeriali.
Sabato, però, la novità è stata l’atteggiamento della polizia, che ha avuto come effetto il numero più alto di persone arrestate durante una protesta, secondo l’agenzia di stampa olandese ANP.
Gli attivisti però non hanno alcuna intenzione di recedere. “Rimarremo qui finché non ci trascineranno via”, ha detto la studentessa di dottorato Anne Kerevers, 31 anni. “Il cambiamento climatico è una crisi in atto e ne conosciamo la causa ed è ancora sovvenzionato dal nostro governo e deve finire “, ha detto all’AFP.
“Torniamo ogni mese, o ogni due mesi, e ogni volta che il numero (di manifestanti) è raddoppiato”, ha detto Aaron Pereira, portavoce di Extinction Rebellion.
“C’è un ampio sostegno popolare per una vera azione per il clima e le persone si stanno rendendo conto del fatto che il governo si sta attivamente opponendo a questo sovvenzionando l’industria dei combustibili fossili”.
La scorsa settimana Extinction Rebellion si è unito ad altri gruppi per manifestare contro la più grande fiera europea di vendita di jet privati a Ginevra.
Alcuni attivisti si sono incatenati agli aerei in mostra e il traffico aereo è stato brevemente interrotto all’aeroporto a causa della presenza di persone sulla pista.