Ecosistema Urbano 2024: Reggio Emilia guida la classifica, ma resta ancora molto da fare in Emilia-Romagna

Emilia-Romagna in vetta per la sostenibilità urbana, ma le sfide ambientali restano aperte: tra eccellenze e contraddizioni, le città affrontano la crisi climatica e l’urgenza di una nuova visione per il futuro

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Il 29 ottobre sono stati pubblicati i dati di Ecosistema Urbano 2024, il rapporto annuale di Legambiente, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, che misura le performance ambientali dei 106 capoluoghi italiani. Reggio Emilia conquista il primo posto nella classifica, seguita da Parma sul podio e da Bologna, unica grande città nelle prime dieci posizioni. L’Emilia-Romagna conferma la sua spinta verso la sostenibilità, con otto delle sue città tra le prime venti, evidenziando significativi miglioramenti in ambiti chiave come il trasporto pubblico, la mobilità sostenibile e le aree pedonali.

Le eccellenze e i punti critici dell’Emilia-Romagna

Reggio Emilia si distingue per gli avanzamenti nel trasporto pubblico e nel verde urbano, guadagnandosi la vetta della classifica. Bologna, pur essendo una grande città, si posiziona nelle prime dieci grazie a una visione urbana che include un aumento delle aree verdi e una gestione più sostenibile del territorio. Tuttavia, non mancano le criticità: sette città capoluogo su dieci, considerate separatamente Forlì e Cesena, riportano perdite idriche superiori al 25%, mentre la qualità dell’aria nelle principali città dell’Emilia-Romagna resta al di sotto delle nuove linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Rimini, unica città a superare i 200 mq di aree pedonali per abitante, rappresenta un caso virtuoso. Al contrario, Ferrara evidenzia una densità automobilistica elevata con 88 auto ogni 100 abitanti, ben al di sopra della media nazionale di 68.

Contraddizioni in aumento tra crescita urbana e sostenibilità

Nonostante le buone posizioni in classifica, alcune scelte urbanistiche e di mobilità destano perplessità. Reggio Emilia, per esempio, pur migliorando nell’offerta di trasporto pubblico, registra un aumento delle immatricolazioni di auto. Inoltre, nella stessa città, è stata approvata la costruzione di un nuovo ipermercato che comporterà la distruzione di un bosco urbano di cinque ettari, una contraddizione rispetto agli obiettivi di sostenibilità ambientale e tutela del verde pubblico.

Anche Bologna presenta una situazione complessa. Nonostante i risultati positivi nella riduzione del consumo di suolo tra il 2017 e il 2022, la città sta procedendo con il progetto del “Passante” e l’ampliamento delle corsie autostradali, scelte che aumenteranno l’impermeabilizzazione del terreno. Tali decisioni risultano particolarmente controverse alla luce dei recenti eventi alluvionali che hanno colpito la regione, due a maggio 2023 e altri due tra settembre e ottobre 2024. Secondo gli esperti, l’impermeabilizzazione del suolo e un’eccessiva urbanizzazione contribuiscono ai fenomeni di dissesto idrogeologico, una realtà che richiede un cambio di prospettiva a lungo termine.

La necessità di una nuova visione per le città

Legambiente Emilia-Romagna sottolinea l’urgenza di una trasformazione radicale nella gestione del territorio e delle risorse, soprattutto considerando gli effetti del cambiamento climatico e la vulnerabilità crescente della regione. Occorre investire nel miglioramento delle infrastrutture sotterranee per la gestione delle acque e adottare soluzioni basate sulla natura (nature-based solutions) per prevenire i rischi di alluvioni e frane. Inoltre, si richiama l’importanza di uno stop effettivo al consumo di suolo, sostituendo i progetti di infrastrutturazione pesante con interventi che rispettino e valorizzino l’ambiente naturale.

Il rapporto Ecosistema Urbano 2024 offre una fotografia chiara della situazione ambientale nei capoluoghi italiani, ma richiama l’attenzione anche sulle sfide ancora aperte. La strada verso una reale sostenibilità per le città dell’Emilia-Romagna è iniziata, ma richiede impegno costante e decisioni politiche che mettano al centro la tutela dell’ambiente e del territorio.

Ecco la classifica delle prime 20 città italiane secondo il rapporto Ecosistema Urbano 2024 di Legambiente:

  1. Reggio Emilia
  2. Trento
  3. Parma
  4. Bolzano
  5. Belluno
  6. Cosenza
  7. Treviso
  8. Biella
  9. Bologna
  10. Ferrara
  11. Siena
  12. Macerata
  13. Pordenone
  14. Mantova
  15. Lucca
  16. Cremona
  17. Verona
  18. Pesaro
  19. Ravenna
  20. Forlì

Questa graduatoria evidenzia le città che si distinguono per le performance ambientali in mobilità, aria, gestione dei rifiuti, ambiente urbano e utilizzo di energia rinnovabile.

fonti:

Legambiente Emilia-Romagna

Da G.T.M.
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