Cosa sono gli e-fuel e chi li produce

Dopo la decisione della UE di inserire gli e-fuel tra i carburanti utilizzabili insieme alla corrente elettrica, molti si chiedono cosa siano. Questo articolo cerca di fare chiarezza.

6 minuti di lettura
[Elnur] © 123RF.com

Gli e-fuel sono carburanti sintetici prodotti combinando idrogeno con l’anidride carbonica. L’ idrogeno viene ottenuto scindendo per elettrolisi l’acqua, procedimento che consiste nello svolgimento di trasformazioni chimiche grazie all’apporto dell’ energia elettrica. L’energia elettrica viene perciò trasformata in energia chimica. L’anidride carbonica viene catturata dall’aria o da altre fonti. Il processo produce un idrocarburo che definiamo e-fuel, o elettro-combustibile. La lettera e che precede fuel sta a significare il necessario apporto dell’energia elettrica al processo.

La prima domanda che ci si potrebbe porre è se esiste un solo modo di creare questo processo. La risposta è che esistono diversi modi, a seconda del risultato che si vuole ottenere. Principalmente sono due i processi per la creazione di benzine o gasoli che vengono utilizzati e solo uno, al momento, potrebbe essere industrializzabile.
Il processo industrializzabile in tempi relativamente brevi, consiste nel convertire anidride carbonica e idrogeno in metanolo, dopo di che il metanolo potrà essere trasformato in un carburante per trazione, come la benzina. E’ il processo MTG , metanolo to gasoline, conosciuto da oltre mezzo secolo.

Il secondo processo di creazione compie addirittura 100 anni e lo si deve a due chimici tedeschi,  Fischer e Tropsch dai quali prende il nome. Ma torniamo al primo processo esposto che potremmo definire una variante del secolare del processo Fischer e Tropsch , di fatto converte l’ energia elettrica in carburante sintetico, è promosso da Porsche insieme a Siemens Energy ed altre aziende, tra cui anche l’ Italiana Enel. In un comunicato stampa sul proprio sito Porsche informa che si sta sviluppando un processo pilota in Cile la cui capacità produttiva sarà di circa 550 milioni di litri di e-fuel entro il 2026.

E’ evidente a tutti che il processo si potrà definire sostenibile solo se l’ energia elettrica verrà prodotta con metodi sostenibili. Non a caso è stato scelto il Cile per questo progetto, Paese che presenta le condizioni climatiche ottimali per la produzione di energia eolica. Non ultima questione ai fini della sostenibilità il quantitativo di acqua necessario al processo, che si stima in 9 litri ogni litro di e-fuel.

Il processo è attualmente molto costoso anche a causa di un’ efficienza energetica molto bassa in fase di produzione, che porterebbe il prezzo al pubblico a cifre molto più alte dell’elettricità o dei carburanti fossili. Le proiezioni sul quello che potrebbe essere il prezzo una volta commercializzato su larga e larghissima scala sono discordanti: per ora siamo presumere un prezzo di 20 euro al litro in fase di commercializzazione ma è del tutto indicativo in mancanza di una catena logistica e di distribuzione.

Per quanto riguarda il costo di produzione secondo una stima di Efuel Alliance, associazione che riunisce tutte le aziende impegnate nella promozione e nella produzione di carburanti sintetici, “i costi di produzione per un litro di e-fuel nel 2025 saranno compresi tra 1,61 e 1,99 euro ed entro il 2050 potrebbero scendere tra 0,7 e 1,33 euro al litro” . Tuttavia, il prezzo finale al consumatore potrebbe essere diverso a seconda delle politiche fiscali e dei sussidi governativi.

Nelle ultime decisioni prese dal Consiglio Europeo sulla mobilità elettrica, come sappiamo, l’utilizzo dell’e-fuel viene ammesso accanto all’elettrificazione totale del parco macchine. Si deve però pensare, in prospettiva, più che ad un utilizzo di questo carburante nella mobilità personale, all’utilizzo per i mezzi per cui l’elettrificazione è più critica. Ad esempio gli aerei, o i mezzi di trasporto molto pesanti. E’ dunque corretto considerare l’utilizzo dei carburanti sintetici, o addirittura dei bio-carburanti che al momento non sono stati inseriti nel regolamento europeo, come un integrazione all’ elettrificazione e non come una concorrenza.

Un’altra funzione che potrebbe avere l’ e-fuel è quella di sistema di trasporto dell’ energia e di riserva. La trasformazione dell’ energia elettrica in idrocarburi permette lo spostamento dell’energia stessa con mezzi tradizionali. Muovere idrocarburi tramite navi o botti o pipe line e molto più facile e consolidato che muovere elettricità. Si può quindi produrre il carburante in zone più favorevoli alla produzione di elettricità, per poi trasportarlo anche a migliaia di chilometri verso gli utilizzatori finali (per quanto anche questa soluzione comporti delle questioni energetiche non trascurabili).

I carburanti sintetici puliti potrebbero essere un grande passo avanti rispetto i carburanti fossili. Il punto è che sono ancora in una fase pre-industriale. Quindi solo con il tempo – e solo a fronte di un loro consolidamento produttivo, logistico e commerciale – si potranno determinare le reali ricadute, sia a livello produttivo, di effettiva sostenibilità e sociale.

Lascia una recensione
error: Non puoi fare download !!