Direttiva case green. Cerchiamo ora, di mettere ordine nel materiale che abbiamo raccolto negli articoli precedenti sulla transizione energetica degli edifici e di fare un focus sulle tempistiche entro le quali si dovranno attuare gli interventi.
In buona sostanza, la normativa prevede due grandi step, per quello che riguarda gli immobili residenziali non di nuova costruzione (insomma, le nostre case): entro il 2030 si dovrà raggiungere la classe E e entro il 2033 la classe D.
Ma qual è il “calendario” complessivo delle principali scadenze da ricordare (e soprattutto da osservare)?
Proviamo a stilare un’agenda, da qui al 2040, con le tappe fondamentali che porteranno alla piena efficienza energetica delle nostre case, e anche degli edifici pubblici.
Cominciamo con il recepimento della direttiva:
– luglio 2023: è prevista l’approvazione della direttiva.
– luglio 2025: in caso di approvazione nel mese di luglio 2023, il recepimento della direttiva da parte dei Paesi membri dovrebbe arrivare per l’estate 2025.
Limiti per le caldaie
– 1° gennaio 2024. Entra in vigore il divieto di agevolazioni fiscali per l’installazione di caldaie che funzionano con combustibili fossili;
– agosto 2025. Scatta il divieto di usare riscaldamento a combustibili fossili sia per gli edifici nuovi che per quelli ristrutturati (esclusi i sistemi ibridi e quelli che funzionano a combustibili rinnovabili);
– dal 2035, e salvo la richiesta alla Ue di un posticipo al 2040, scatterà il bando delle vecchie caldaie.
Edifici a zero emissioni
– 1° gennaio 2026. Gli edifici di proprietà o anche solo gestiti od occupati dagli enti pubblici dovranno essere a zero emissioni;
– 1° gennaio 2027. Unità ed edifici non residenziali e pubblici dovranno essere in classe E/F;
– 1° gennaio 2028. Tutti i nuovi edifici dovranno essere a zero emissioni (Zeb);
– 1° gennaio 2030. Le unità e gli edifici non residenziali preesistenti dovranno essere almeno in classe energetica D; le unità e gli edifici residenziali preesistenti dovranno essere almeno in classe energetica E;
– 1° gennaio 2033. Unità ed edifici residenziali preesistenti dovranno essere almeno in classe energetica D;
– 31 dicembre 2035. Scatta il divieto all’utilizzo dei combustibili fossili negli edifici. Su questo punto è possibile una proroga nel caso in cui il passaggio non sia tecnicamente fattibile;
– 1° gennaio 2037. Scatta lo stop alla deroga che consente di abbassare gli standard energetici per alcuni edifici residenziali (fino a un tetto massimo del 22% del patrimonio immobiliare).
Energia solare
– 31 dicembre 2026. Installazione di impianti a energia solare su tutti gli edifici pubblici e non residenziali esistenti;
– 31 dicembre 2028. Installazione di impianti a energia solare su tutti gli edifici residenziali e sulle coperture dei parcheggi;
– 31 dicembre 2032. Installazione di impianti a energia solare su tutti gli edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti.
La scadenza del 2040
– 31 dicembre 2040. E’ fissato il termine ultimo per l’eliminazione dei combustibili fossili nei sistemi di riscaldamento.
Il termine ultimo della transizione ecologica degli edifici resta fissato al 2050, quando l’intero parco immobiliare dovrà essere a “zero emissioni”.