Convertire
Tecnicamente si chiama retrofit elettrico. E’ un’operazione, relativamente semplice e poco costosa, che permette di trasformare un’auto con motore endotermico in una con motore elettrico, tramite l’installazione di un apposito kit omologato.
La conversione di un’auto a combustione in un’auto elettrica è un processo che può essere effettuato utilizzando un kit motore elettrico, componenti e batteria. Ovviamente non la si può realizzare nel garage di casa (a meno che voi non siate dei meccanici di professione). Deve essere effettuata da personale molto specializzato che, con l’installazione finita, si occuperà anche dell’adeguamento del libretto per la libera circolazione. Presso di loro puoi anche verificare se esiste già il kit per la tua auto.
Nella legislazione italiana c’è un Decreto apposito che regolamenta questo tipo di operazione. E’ il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti 219 del 2015, cosiddetto “decreto retrofit”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’11 gennaio 2016, che specifica le caratteristiche del kit necessario per la riqualificazione a norma.
La novità principale introdotta dal legislatore col Decreto retrofit è l’abolizione del nullaosta da parte della casa costruttrice, una clausola che rendeva impossibile apportare qualunque modifica a un veicolo senza l’autorizzazione della casa stessa.
Grazie a questo decreto il kit, che deve essere certificato dal produttore, permetterà il cambiamento del libretto di circolazione senza problemi.
Il costo dell’operazione
A questo punto vi chiederete giustamente quanto possa costare il retrofit della vostra autovettura.
E’ pressoché impossibile indicare una cifra precisa e universalmente valida: dipende ovviamente dal modello di auto.
E’ importante però sapere che dall’ottobre 2022 è possibile usufruire di un incentivo, grazie all’emanazione da parte del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) del decreto attuativo che regola il bonus retrofit. Il bonus prevede un contributo pari al 60% del costo per la riqualificazione elettrica, ma fino a un massimo di 3.500 euro, a cui si aggiunge un contributo del 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) e all’IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione).
Bonus o non bonus, il costo per la trasformazione parte da circa 6.000 euro + Iva (dedotti gli incentivi) per piccole auto, come minicar o utilitarie, e può arrivare a 30.000 euro per le auto di grossa cilindrata.
Secondo il sito specializzato motorionline.com, però, il retrofit costa mediamente al consumatore tra 15.000 e 20.000 euro.
La Newtron, una delle aziende più importanti del settore in Italia, offre la trasformazione in elettrico di una Panda III serie a 5.700 euro (Iva esclusa). Mentre per una riqualificazione elettrica della Fiat 500 la stessa Newtron indica questi costi:
- smantellamento del precedente impianto e della parte meccanica: 1000 euro;
- installazione nuovo motore elettrico: dai 1000 ai 4000 euro;
- installazione parte elettronica: circa 4.000 euro;
- pacco batterie: fino a 4000 euro;
- manodopera: circa 1.000 euro.
E’ una buona opzione? C’è da considerare che i vantaggi economici (oltre a quelli ecologici) sono numerosi: minore manutenzione dell’auto. Un veicolo a motore endotermico è costituito, in media, da circa 300 pezzi, mentre uno con motore elettrico solo da una trentina di parti. Esenzione dal bollo per un periodo di tre o cinque anni, a seconda delle Regioni: da non dimenticare anche le agevolazioni sul premio assicurativo, visto che il costo dell’RC di un’auto elettrica è il 25/30% più basso rispetto a una polizza per un’auto tradizionale.
Al consumatore (automobilista) l’ultima parola!