Come nasce Ferragosto: La festa estiva più amata dagli Italiani, tra storia e fede

Finalmente un po' di tregua: per molti italiani, questo è il Ferragosto. Ma sapevi che gli antichi Romani lo celebravano già 2000 anni fa?

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Il Ferragosto ha origine nell’antica Roma, nel 18 a.C. Il termine “Ferragosto” deriva dal latino Feriae Augusti, che significa “il riposo di Augusto”. L’imperatore Augusto decise di festeggiare la fine dei principali lavori agricoli offrendo al suo popolo un periodo di riposo e festeggiamenti. Questo fu solo l’inizio nei secoli assunse un’importante ruolo religioso e culturale.

La festa non era limitata a un singolo giorno, ma rappresentava un periodo che durava per l’intero mese di agosto. Durante questo mese, molte delle festività già esistenti nel calendario romano, come i Consualia (dedicati a Conso, il dio della terra e della fertilità), vennero unificate sotto l’ombrello delle Feriae Augusti, trasformandosi in un prolungato periodo di riposo e celebrazioni.

In questo periodo si tenevano gare, corse di cavalli, feste popolari e momenti di riposo per i lavoratori agricoli, che spesso ricevevano un bonus dai loro padroni in segno di ringraziamento per il lavoro svolto durante la stagione del raccolto. Questo lungo periodo festivo non solo serviva a celebrare la fine delle fatiche agricole, ma anche a rafforzare l’immagine dell’imperatore Augusto come promotore di pace e prosperità nell’impero.

Come nasce Ferragosto

Con l’avvento del Cristianesimo, molte festività pagane vennero reinterpretate e assorbite nel calendario cristiano. Questo processo non fu immediato, ma avvenne gradualmente, spesso sovrapponendo feste cristiane a quelle pagane esistenti, e il Ferragosto non fece eccezione.

La tradizione di onorare l’Assunzione di Maria esisteva già nei primi secoli del Cristianesimo, specialmente in Oriente. Le prime tracce documentate di questa celebrazione risalgono al IV-V secolo d.C. In Oriente, la festa era conosciuta come la “Dormizione di Maria”, (in greco, Koimisis tis Theotokou). Questa celebrazione si diffuse anche in Occidente, dove, nel corso dei secoli, divenne sempre più popolare.

Nel 431 d.C., il Concilio di Efeso definì Maria come Theotokos (Madre di Dio), rafforzando ulteriormente il suo ruolo all’interno della teologia cristiana. Nella religione cattolica la festa dell’Assunzione di Maria, celebrata il 15 agosto, è una delle solennità mariane più importanti. La sua celebrazione ufficiale in Occidente iniziò a partire dal VII secolo, in un contesto in cui il culto della Vergine Maria stava acquisendo sempre più importanza nella spiritualità cristiana.

Nel corso dei secoli, la festa dell’Assunzione continuò a crescere in importanza. Fu celebrata con grande solennità nelle chiese di tutta Europa che divenne un giorno di festa religiosa e popolare, integrandosi profondamente nelle tradizioni locali.

Il Ferragosto “moderno”

Il 1º novembre 1950, Papa Pio XII proclamò il dogma dell’Assunzione di Maria con la Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus. Il Ferragosto era già stato ufficialmente riconosciuto come giorno festivo civile in Italia con la legge del 27 maggio 1949, n. 260, consolidando una tradizione che era già diffusa e ampiamente celebrata.

Negli anni ’50, l’Italia stava attraversando un periodo di profonda trasformazione e ricostruzione dopo le devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Questo decennio fu segnato dal boom economico, dalla modernizzazione e dal cambiamento sociale che influenzarono profondamente la vita quotidiana degli italiani, inclusa la celebrazione del Ferragosto.

Il contesto storico della nascita

Nel 1950, l’Italia era ancora alle prese con le sfide della ricostruzione post-bellica. L’economia stava cominciando a riprendersi, grazie anche agli aiuti del Piano Marshall e a una forte industrializzazione. Gli anni ’50 segnarono l’inizio del “miracolo economico italiano,” un periodo di crescita economica senza precedenti che portò a un significativo miglioramento del tenore di vita.

In questo contesto storico di crescita e cambiamento, anche il Ferragosto iniziò a essere vissuto in modo diverso. Prima della guerra, il Ferragosto era principalmente una festività religiosa, celebrata con processioni, messe e attività comunitarie. Tuttavia, dagli anni ’50, con l’aumento del benessere e la diffusione delle ferie retribuite, il Ferragosto cominciò a trasformarsi in una giornata dedicata al riposo e al divertimento.

Vacanze e Gite Fuori Porta:

Gli italiani iniziarono a sfruttare il Ferragosto per fare gite fuori porta, spesso verso il mare, i laghi o le montagne. Le “gite di Ferragosto” divennero una tradizione popolare, resa possibile anche dal miglioramento delle infrastrutture e dall’aumento della mobilità, grazie alla diffusione delle automobili. Per molti in quel periodo, c’è una sola macchina, forse una Fiat 600, riempita all’inverosimile per raggiungere il mare.

Picnic il cibo come simbolo di un futuro migliore

Un’altra tradizione che prese piede in questo periodo fu quella dei picnic e dei pranzi all’aperto. Le famiglie italiane si riunivano per condividere un pasto in campagna o in riva al mare, portando con sé il cibo preparato in casa con cura dalle mamme nei giorni precedenti: teglie di lasagne, carne alla griglia cotta sul posto, la parmigiana di melanzane e, naturalmente, l’immancabile anguria. Questi momenti di convivialità rappresentavano una vera e propria boccata di ossigeno per gli italiani che trovavano quiete dal lavoro. Dopo i difficili momenti del dopoguerra, quel momento era uno dei simboli del nuovo benessere che avanzava e dell’ottimismo per un futuro sempre migliore.

La Televisione e la Cultura di Massa

Il 3 gennaio 1954 segna ufficialmente l’inizio delle trasmissioni televisive in Italia. La prima trasmissione regolare della RAI iniziò con un annuncio di Fulvia Colombo. La televisione cominciò a diffondersi, nonostante fosse considerata un bene di lusso, e nei successivi anni si radicò sempre di più nelle case degli italiani. I programmi televisivi di Ferragosto, spesso caratterizzati da musica, commedie e spettacoli di varietà, iniziarono a diventare una parte importante del palinsesto televisivo dell’epoca, offrendo a chi rimaneva in città un’alternativa di svago e, allo stesso tempo, consolidando la cultura del Ferragosto.

La cultura del tempo libero e lo status economico

l Ferragosto, negli anni del boom economico, divenne non solo una festività tradizionale, ma anche un indicatore del benessere economico e sociale degli italiani. La durata delle ferie e il modo in cui venivano trascorse riflettevano il miglioramento delle condizioni di vita, con le vacanze estive che diventavano un simbolo di status e di un nuovo stile di vita orientato al tempo libero e al consumo.

Anche oggi, nonostante il concetto di ferie e tempo libero sia cambiato per ragioni economiche e di stili di vita il ferragosto rimane profondamente radicato nella cultura italiana anzi per molti italiani, Ferragosto rimane ancora il culmine delle vacanze estive.

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Da G.T.M.
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