Come il ritorno della moda anni ’80-’90 può aiutare l’ambiente

Gli abiti negli armadi tornano di moda. Ormai da qualche tempo è evidente il ritorno a uno stile anni '80-90 nelle collezioni di tutti i marchi più famosi.

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[johnalexandr] © 123RF.com

Il fenomeno è ormai consolidato: qualcosa di più di una moda stagionale e di più simile ad una tendenza di stile di lungo periodo.
Parliamo del ritorno a uno stile anni ’80-’90 nelle collezioni di tutti i marchi più famosi. Soprattutto nella proposte di moda per i giovani, che tornano ad indossare i vecchi jeans un po’ larghi e a vita alta e hanno aggiunto nuovamente le camicie di flanella al loro guardaroba quotidiano.

La tendenza verso una moda di ispirazione retrò ha avuto un impatto sull’industria della moda ancora più grande di quanto ci si possa aspettare. Quando i giovani hanno ricominciato a indossare le vecchie flanelle, felpe rimpicciolite, gilet e cardigan, le vendite di questi articoli nei negozi sono calate drasticamente, in alcuni casi registrando cali superiori al 50%.

Tuttavia, catene come H&M e Zara hanno registrato profitti record dopo aver abbracciato la nuova tendenza all’abbigliamento “retro-chic” nelle loro collezioni. Alcuni analisti ritengono che ciò sia dovuto al fatto che i loro marchi si stavano già muovendo verso stili più sartoriali: hanno perciò semplicemente accelerato questi modelli, in modo da attirare più rapidamente il mercato di millennial e GenZ.

Il ritorno agli ’80 e ’90 può avvantaggiare l’ambiente

E’ noto che le mode tendono sempre a ritornare, con una sorta di andamento ciclico. Dai pantaloni skinny e a vita bassa degli anni 2000 siamo ritornati ai mom jeans anni ’90 e ai pantaloni a zampa.
Certo non è difficile trovare questi abiti in negozio, soprattutto nelle grandi catene: ma per l’ambiente si può fare di meglio.
Eh sì. Il vantaggio di poter sbirciare nel vecchio armadio dei genitori e trovare vecchi Levis, vecchie felpe e abiti di tendenza al tempo che sono ritornati in auge adesso, è una forma di riciclo e a suo modo di economia circolare.


E se le taglie dei genitori non vanno bene? Nessun problema: dalle app che vendono vestiti vintage ai negozi di vestiti usati, le alternative di certo non mancano. In molte città italiane si stanno poi moltiplicando i punti di vendita per comprare abiti al chilo: come Vinokilo, il mercato circolare di abiti usati venduti al chilo, che si tiene a Torino in ottobre.

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