E’ L’Aquila, città che ha vissuto e sta ancora vivendo l’onda lunga del tragico terremoto del 2009, la Capitale Italiana della Cultura 2026.
Ad annunciare la buona notizia, per gli aquilani e non solo, è stato il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano il 14 marzo da Roma: il capoluogo di regione è la quindicesima città italiana ad aver ottenuto l’ambito titolo di Capitale Italiana della Cultura, nato da un’iniziativa ministeriale nel 2014. Succederà a Pesaro, attuale Capitale Italiana della Cultura, e ad Agrigento, nominata per il 2025.
Il progetto proposto e giudicato vincitore si intitola: “L’Aquila Città Multiverso”. Obiettivo dichiarato è creare un modello di rilancio socio-economico per il territorio anche nel segno della sostenibilità, tema che anche il ministero ha riconosciuto centrale e imprescindibile ai nostri giorni.
Cos’è la Capitale Italiana della Cultura
Quando Matera divenne Capitale Europea della Cultura, l’allora Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini decise di premiare gli sforzi delle altre città italiane arrivate in finale, sostenendo comunque i loro progetti e nominandole Capitali Italiane della Cultura. Da allora, ogni anno, viene designata a ricoprire il ruolo una città che dimostra di avere una programmazione culturale di alto livello, e un piano di investimenti in cultura, turismo e sostenibilità.
Ogni centro urbano che viene scelto per questa importante carica ha l’opportunità di mostrare agli italiani, all’Europa e al mondo la sua ricchezza culturale e artistica, di attrarre visitatori di varie provenienze, e di rilanciare il proprio turismo e l’economia locale.
Per una città come L’Aquila, che ha fatto i conti con gravi perdite e distruzioni, non ancora sanate (soprattutto per quel che riguarda l’edilizia pubblica), la nomina a Capitale Italiana della Cultura sarà un’occasione unica per mostrare la sua rinascita dopo il disastroso terremoto del 2009. E per accelerare, si spera, i lavori.
L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026
Il progetto che ha portato L’Aquila alla vittoria si basa su un concetto fondamentale: l’integrazione tra cultura e sostenibilità. La città si impegna, infatti, a promuovere la cultura come strumento di sviluppo sostenibile, puntando su iniziative che valorizzino il suo patrimonio, nel rispetto dell’ambiente e della comunità locale.
Il progetto “L’Aquila Città Multiverso” si basa sulle quattro assi della Nuova Agenda Europea della Cultura, in particolare sulla coesione sociale, sulla salute pubblica, sul benessere, creatività e innovazione, e sulla sostenibilità socio-ambientale.
L’idea è quella di far interagire questi quattro elementi, dando vita a progetti di creatività artistica e rigenerazione urbana fondati su multiculturalità, multidisciplinarità, multitemporalità, multiriproducibilità, e multi-naturalità.
Quello che si vuole costruire è un modello di sviluppo sostenibile per il territorio riproponibile anche in altre realtà, in particolare nelle aree interne italiane ed europee. Lo scopo è riconnettere il centro urbano, la periferia, e i piccoli centri limitrofi, valorizzando le singole identità culturali dei borghi e proponendo un turismo diffuso e slow, attraverso i numerosi eventi in programma.
In questo modo, oltre a favorire la creatività e la rinascita culturale del capoluogo abruzzese e dei borghi circostanti, si generano vantaggi anche in termini di inclusione sociale, e di benessere socio-economico degli abitanti.
L’Aquila vuole dunque ripartire, coinvolgendo i giovani e la comunità locale nella costruzione di un futuro sostenibile, di un’eredità green per le nuove generazioni, in cui la cultura sia il motore di cambiamento e progresso.
Le parole della giuria
Proprio questi elementi hanno convinto la giuria, presieduta dal giornalista e scrittore Davide Maria Desario, che ha espresso il suo parere positivo con le seguenti parole:
“Il dossier propone un modello di valorizzazione del territorio e del patrimonio culturale, artistico e naturale. Mira al recupero dell’identità, puntando sulla cultura intesa come volano per la crescita e come elemento fondante di una comunità. Il progetto coinvolge un numero rilevante di realtà, creando un forte collante con i territori circostanti. […] Apprezzata l’attenzione ai giovani che non saranno solo fruitori ma attori”. [MiC – L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026]
La nomina di L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026 vuole essere dunque un importante riconoscimento per una città che ha dimostrato di saper affrontare le sfide e le difficoltà con coraggio e determinazione. E una chiamata all’impegno, per tutti, a completare l’opera al meglio, nel segno imprescindibile della sostenibilità.