La bicicletta è in primo piano. Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, ha annunciato al Vertice delle Industrie ciclistiche Europee che si è tenuto a Bruxelles nello scorso marzo, che La Commissione Europea presenterà una Cycling Declaration (in italiano potremmo tradurre: una Dichiarazione sulla bicicletta) entro la fine dell’estate del 2023.
E che inviterà il Consiglio e il Parlamento a sottoscriverla.
La mobilità in bicicletta sta crescendo – fortunatamente – un po’ in tutti i Paesi europei. Per sfruttare questa tendenza, l’UE considera la possibilità di riconoscere la bicicletta come un mezzo di trasporto strategico, mettendo a disposizione le risorse per creare le infrastrutture necessarie per supportarla.
Secondo Timmermans, “nel 2020 i fondi regionali europei hanno offerto più di 2 miliardi di euro per la costruzione di piste ciclabili e sentieri in tutta Europa, a fronte dei 700 milioni nel periodo precedente. Durante l’attuale periodo fino al 2027 più di 3 miliardi del Fondo di Coesione possono essere tradotti in oltre 12.000 chilometri di infrastrutture per le biciclette”.
La dichiarazione sul ciclismo non è solo di principio, ma mira a promuovere l’utilizzo di questo mezzo di trasporto fornendo le infrastrutture adeguate. Per il 2030 ci si è impegnati a doppiare le piste ciclabili, fornire centri di servizio e riparazione, nonché posti dove parcheggiare in sicurezza il mezzo e (in caso di e-bike) ricaricarlo in modo sicuro.
Questa politica dovrebbe avere un impatto significativo anche sull’occupazione nel settore, con previsioni di ben 2 milioni di posti di lavoro, sempre entro il 2030. Inoltre, favorirà la produzione in Europa di biciclette, che porterebbe alla creazione di nuovi produttori. Il che, a sua volta, offrirebbe opportunità lavorative a coloro che perderanno il lavoro nel settore del combustibile fossile.
Si stanno anche prendendo in considerazione alcuni vantaggi fiscali che potrebbero rendere l’acquisto più conveniente. Uno fra tutti, la riduzione dell’IVA sulla base imponibile.
In conclusione, il 2023 potrebbe rappresentare un punto di svolta per le biciclette “cittadine”, sia tradizionali sia elettriche. Le due ruote potrebbero assumere a livello europeo un ruolo importante nelle logiche di trasporto locale e creare un nuovo paradigma nei sistemi di mobilità a breve distanza.
Executive Vice-President Frans Timmermans ha discusso in un keynote al Cycling Industries Europe Summit 2023. Per saperne di più, visita il link che ti abbiamo fornito qui.