Gli allevamenti intensivi. Non solo un problema etico

L'allevamento intensivo di animali è un sistema di produzione che coinvolge l'uso massiccio di spazi chiusi, di tecnologie industriali e di un elevato apporto di mangimi e antibiotici. Questo tipo di allevamento viene utilizzato principalmente per la produzione di carne, latticini e uova. E non è solo un problema etico.

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L’allevamento intensivo di animali è un sistema di produzione animale che coinvolge l’uso massiccio di spazi chiusi, di tecnologie industriali e di un elevato apporto di mangimi e antibiotici. Questo tipo di allevamento viene utilizzato principalmente per la produzione di carne, latticini e uova.

Gli allevamenti intensivi contribuiscono in modo significativo all’effetto serra

Gli allevamenti intensivi sono una delle principali cause dell’inquinamento ambientale. Secondo Greenpeace, sono responsabili circa del 17% delle emissioni di gas a effetto serra in Europa, più delle emissioni delle automobili.

Gran parte delle emissioni degli allevamenti intensivi sono di metano, un gas serra 25 volte più potente dell’anidride carbonica. Il metano viene rilasciato dagli animali quando digeriscono il cibo e dai loro escrementi. Inoltre, gli allevatori bruciano spesso i resti della coltivazione per eliminare le erbacce e i residui di concime.

Queste pratiche contribuiscono significativamente all’effetto serra, che, com’è noto, sta facendo aumentare la temperatura media globale. Gli allevamenti intensivi hanno anche molte responsabilità nei confronti di altri problemi ambientali: la deforestazione, la desertificazione e l’inquinamento idrico.

Gli allevamenti intensivi espongono gli animali a molte infezioni

Negli allevamenti intensivi, gli animali sono esposti a condizioni estremamente stressanti che li rendono vulnerabili alle infezioni. I batteri e virus si diffondono rapidamente in queste situazioni insalubri, mettendo a rischio non solo la salute degli animali, ma anche quella del personale che lavora in queste strutture.
Ci sono stati casi di influenza aviaria trasmessa dagli animali all’uomo in allevamenti di questo tipo: si tratta di un virus con un’alta percentuale di mortalità. Fortunatamente il virus non è mutato per essere trasmesso tra uomo e uomo. 

Gli antibiotici possono finire nelle carni in situazioni senza controllo

Dato che gli animali vivono in spazi ristrettissimi e sono a grosso rischio di infezioni, pericolose sia per loro stessi sia per gli allevatori, gli esemplari allevati spesso ricevono antibiotici per prevenire le malattie. Questi antibiotici poi possono finire, soprattutto in situazioni non controllate, nelle carni che mangiamo, aumentando il rischio di resistenza batterica nell’uomo: un problema notevole per la salute umana dei nostri tempi. 

Animali in condizioni estreme e inaccettabili

Gli animali vengono confinati in spazi ristretti e sovraffollati, hanno spesso poco o nessun accesso all’aria fresca o alla luce del sole; sono completamente privati delle loro naturali abitudini e trattati come macchine da produzione.
Queste condizioni stressanti non sono solo un problema etico, come molti ancora pensano, ma influiscono direttamente sulla salute agli animali, causando malattie, infezioni, sofferenza e morte prematura. Tutte situazioni potenzialmente molto pericolose anche per gli esseri umani.

Da G.T.M.
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