Agricoltura biologica – Una sfida appasionante

L'agricoltura biologica sviluppata da piccoli produttori può essere anche la soluzione per soddisfare la grande richiesta mondiale di alimenti.

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Secondo il rapporto del Censiagri* del 2021 negli ultimi 20 anni le aziende agricole sarebbero dimezzate come numero ma raddoppiate come superficie, in termini di SAU poco più di 11 ettari in media ad azienda agricola. La forma giuridica dell’azienda personale rappresenta secondo l’ ISTAT ancora il 93,5% delle aziende agricole in Italia, il restante 6,5% come società di persone e a responsabilità limitata.

Questa condizione Italiana che, malgrado la tendenza negativa sul numero di aziende si potrebbe definire ancora di eccellenza rispetto a quanto succede all’estero, ci porta a fare qualche riflessione sul mondo delle pratiche agricole che rispettano l’ambiente, promuovendo la salute di noi consumatori e il benessere degli animali.

Alla luce delle condizioni esistenti in Italia, vediamo in sintesi come l’agricoltura biologica potrebbe contribuire a soddisfare le crescenti necessità alimentari del nostro pianeta, sfatando il mito che non sia sostenibile per fare fronte alle esigenze mondiali di alimentazione.

Cos’è l’agricoltura biologica

L’agricoltura biologica è molto più di una semplice pratica agricola: è un vero e proprio stile di vita che promuove il rispetto per l’ambiente, la biodiversità e la salute umana. Ma cos’è esattamente?
In estrema sintesi, l’agricoltura biologica si basa sull’utilizzo di metodi naturali per coltivare piante e allevare animali, evitando l’uso di pesticidi chimici, fertilizzanti sintetici e organismi geneticamente modificati.


Ne consegue che i prodotti ottenuti da questo tipo di agricoltura sono privi di residui chimici nocivi per la nostra salute. Questo significa poter gustare frutta e verdura fresca sapendo che non ci sono tracce di sostanze tossiche nel nostro piatto.
Analogamente, gli animali allevati in modo biologico vivono liberi da antibiotici ed ormoni artificiali, garantendo così anche un benessere superiore.

Ma non finisce qui. L’agricoltura biologica va oltre la semplice produzione alimentare sostenibile. Promuove anche pratiche come la rotazione delle colture, il compostaggio dei rifiuti organici e l’utilizzo razionale delle risorse idriche. In questo modo si riduce al minimo l’impatto ambientale dell’agricoltura stessa.
Il tutto rappresenta una vera alternativa alla produzione intensiva su larga scala. È un approccio olistico verso la terra e gli esseri viventi che ci circondano.

Fare fronte alle richieste alimentari mondiali con l’agricoltura biologica

L’agricoltura biologica rappresenta una soluzione sostenibile e rispettosa dell’ambiente per far fronte alle crescenti richieste alimentari mondiali. Al giorno d’oggi, la popolazione globale è in costante aumento e si stima che entro il 2050 raggiungeremo i 9 miliardi di persone da sfamare.

Per soddisfare questa enorme domanda di cibo, è necessario adottare pratiche agricole innovative e responsabili. L’agricoltura convenzionale, basata sull’utilizzo intensivo di pesticidi e fertilizzanti chimici, può sembrare la soluzione, ma causa gravi danni all’ambiente, come l’inquinamento del suolo e delle acque sotterranee.

Dall’altra parte c’è l’agricoltura biologica che, come si è detto, si concentra sulla produzione di alimenti senza l’utilizzo di sostanze chimiche nocive. I produttori biologici utilizzano metodi naturali per coltivare le loro colture, come la rotazione delle colture, il compostaggio e il controllo biologico degli insetti.

In questo modo si preserva la fertilità del terreno a lungo termine e si promuove la biodiversità. Gli alimenti biologici, oltre ad essere privi di residui chimici dannosi, offrono un maggior contenuto nutrizionale grazie alla maggiore presenza di antiossidanti.

Fare fronte alle necessità alimentari mondiali con l’agricoltura bio richiede uno sforzo collaborativo tra governi, produttori agricoli e consumatori consapevoli. Sostenere i piccoli produttori biologici e promuovere una maggiore sostenibilità può e deve diventare un obiettivo comune.

Tanti piccoli produttori per grandi richieste di alimentari

Negli ultimi anni c’è stato un aumento significativo nella domanda di prodotti alimentari a livello mondiale. D’altra parte le persone sono sempre più consapevoli dell’importanza di una dieta sana e sostenibile per il benessere del pianeta e della propria salute. Questa crescente richiesta ha posto sfide significative all’industria agricola, che si è trovata ad affrontare la necessità di produrre grandi quantità di cibo in modo responsabile.

L’agricoltura biologica offre un approccio promettente per far fronte a queste esigenze globali.
Ma cosa succede ai piccoli produttori in questo contesto? Mentre le grandi aziende agricole possono avere le risorse finanziarie e logistiche per adattarsi alle nuove tendenze del mercato, molti piccoli produttori potrebbero faticare a mantenere il passo.

I piccoli produttori possono però capitalizzare sulle loro dimensioni ridotte offrendo prodotti localmente coltivati ​​e su scala ridotta. Questa produzione locale può essere apprezzata dai consumatori che cercano qualità e tracciabilità nel loro cibo a chilometro zero. Secondo alcuni, poi, l’uso limitato di input chimici nell’agricoltura biologica potrebbe consentire ai piccoli coltivatori di ridurre i costi e di competere sul mercato.

Come abbiamo detto, uno dei vantaggi dell’agricoltura biologica è che favorisce la diversificazione delle colture e promuove la partecipazione attiva dei piccoli produttori.
Questa diversità con la produzione su larga scala tradizionale è fondamentale per garantire la sicurezza alimentare e preservare la biodiversità. In aggiunta, stimola anche le economie locali e riduce enormemente il rischio di dipendenza da pochi giganti dell’industria agroalimentare.

Quindi la verità è esattamente l’opposto di quello che molti sostengono. Mentre l’agricoltura tradizionale può soddisfare parzialmente le esigenze alimentari globali nel breve termine, solo attraverso l’impegno verso pratiche agricole più sostenibili come l’agricoltura biologica ad opera d piccoli produttori possiamo veramente fare fronte alle sfide future della nutrizione mondiale.

In definitiva, scegliere tra agricoltura convenzionale e agricoltura biologica non dovrebbe essere considerato solo come una scelta personale, ma piuttosto come un passo cruciale verso un futuro sostenibile. Anche i grandi produttori agricoli devono rivolgersi verso nuovi sistemi più sostenibili per il pianeta. Qualcuno lo sta già facendo, e con successo. Le metodologie di lavoro sono importanti e distinguono fortemente il sistema di produzione e distribuzione, con risultati che possono essere sensibilmente diversi, sia da un punto di vista della qualità del prodotto che della loro shelf life.

Fonte: *censiagri e ISTAT. Il settimo censimento dell’ ISTAT ha cadenza decennale.



Da G.T.M.
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