E’ nata la Solar Farm all’aeroporto di Fiumicino: un’eccellenza italiana

Fiumicino guida la rivoluzione sostenibile: con la più grande Solar Farm d’Europa, l’aeroporto italiano punta a ridurre drasticamente le emissioni e diventare un modello di innovazione green

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immagine by :[moovstock] © 123RF.com

E’ stata ufficialmente inaugurata il 20 di gennaio, e la si attendeva con molto interesse e aspettative. E’ la Solar Farm dell’aeroporto di Fiumicino: il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo attualmente in funzione in un aeroporto europeo.
Realizzata da Aeroporti di Roma (AdR) in collaborazione con Enel X, la Solar Farm di Fiumicino è dotata di 55.000 pannelli solari. La sua potenza è di 22 MW: capace cioè di coprire circa il 20% dei consumi energetici dell’aeroporto romano.

La Solar Farm è un tassello indispensabile per realizzare l’ambizioso obiettivo che Aeroporti di Roma si è data di raggiungere le emissioni nette zero entro il 2030: in anticipo dunque rispetto alle scadenze fissate a livello europeo per il settore aeroportuale.
Il mosaico più ampio deve essere completato con l’adozione totale di carburanti sostenibili e la promozione della mobilità a basse emissioni.

Non solo fornitrice di energia pulita per le operazioni aeroportuali. La Solar Farm contribuirà anche a migliorare l’efficienza energetica complessiva dell’aeroporto. Significa che l’energia prodotta sarà utilizzata per coprire i picchi di consumo, specialmente durante le ore serali: tutto questo grazie ad un sistema di stoccaggio energetico che utilizza batterie di seconda mano.

Sono molteplici e su più fronti le iniziative green intraprese da AdR. Fra esse, il monitoraggio continuo dei consumi energetici, l’implementazione di pratiche sostenibili nella costruzione e gestione delle infrastrutture aeroportuali, la certificazione ISO 14001 ottenuta e il livello 4+ della Airport Carbon Accreditation.

Un panel davvero notevole di eccellenze nella gestione dell’impatto ambientale per un’infrastruttura notoriamente “pesante” come uno scalo aeroportuale di grandi dimensioni e grande traffico.
E Fiumicino si avvia senza dubbio a conquistarsi un posto di primo piano tra gli aeroporti green d’Europa e del mondo.

Ma quali sono gli aeroporti più green in Europa?

E’ difficile fare una classifica degli aeroporti più “sostenibili” del nostro continente. Possiamo però dire che i due scali milanesi di Malpensa e Linate si posizionano ai vertici europei per riduzione delle emissioni di CO2, con un significativo riconoscimento di Carbon Neutrality.

I due aeroporti sono poi impegnati da tempo in progetti per l’uso di energie rinnovabili e per la riduzione dell’inquinamento acustico.

I più importanti sono: il Progetto S4EeB – che mira a ridurre i consumi energetici attraverso il monitoraggio acustico, ottimizzando il consumo energetico in base al numero di occupanti nei vari locali aeroportuali – e il Progetto Cascade, sulla gestione intelligente dell’energia, identificando in tempo reale i punti deboli della rete per ottimizzare i consumi energetici, con potenziali risparmi fino al 20%.

Aeroporto di Bologna

Lo scalo bolognese ha recentemente ottenuto la certificazione Airport Carbon Accreditation 4+ Transition, grazie all’impegno significativo nella compensazione delle emissioni CO2.

Aeroporto di Rotterdam-L’Aia

Lo scalo olandese sta sviluppando un importante piano di infrastrutture per l’idrogeno e i carburanti sostenibili in collaborazione con l’Autorità Portuale di Rotterdam.

Il DutcH₂ Aviation Hub mira infatti a rendere l’aviazione più sostenibile attraverso l’elettrificazione e l’uso di idrogeno.


Non solo nei Paesi Bassi si sperimenta l’idrogeno come carburante per gli aeromobili. Il Progetto ALRIGH2T, coordinato da ENEA e finanziato dalla Commissione Europea, dedicato appunto all’uso dell’idrogeno liquido per la decarbonizzazione del settore aeroportuale, sarà presto testato negli aeroporti di Milano Malpensa e Parigi.

Amsterdam Schiphol
Sempre nei Paesi Bassi, anche il grande aeroporto di Schiphol è impegnato da tempo nella riduzione delle emissioni. Sono state tagliate del 90%, grazie all’uso di unità di alimentazione elettriche.

Ma qual è l’aeroporto più green al mondo?

L’aeroporto considerato attualmente il più green al mondo è il Kuala Lumpur International Airport (KLIA), in Malesia.
Questo scalo è stato il primo al mondo a ottenere nel 2004 la certificazione Green Globe 21 e ha implementato politiche di risparmio energetico, riducendo il consumo di carta grazie all’uso di biglietti elettronici. Inoltre, è stato progettato per integrarsi con la natura, essendo circondato da una foresta tropicale che offre un ambiente rigoglioso ai passeggeri.

C’è però un hub che sta insidiando il primato a Kuala Lampur. E’ l’Aeroporto Internazionale Hamad a Doha, Qatar, che ha notevolmente implementato le iniziative ecologiche negli ultimi anni: dalla gestione dei rifiuti alla riduzione delle emissioni di gas serra.
Ogni anno, l’aeroporto di Doha ricicla e riutilizza circa 4.000 tonnellate di compost organico e utilizza acqua trattata per sostenere la vegetazione dello scalo stesso.

Qual è l’aeroporto più grande al mondo?

Attualmente, l’aeroporto più grande al mondo per capacità di passeggeri è l’Aeroporto Internazionale di Istanbul (IST), inaugurato nel 2018 e diventato pienamente operativo nel 2019. Ha una capacità annuale di 150 milioni di passeggeri, con possibilità di espansione fino a 200 milioni in futuro.

Tuttavia, è in fase di sviluppo un nuovo aeroporto, l’Al Maktoum International Airport a Dubai, che una volta completato avrà una capacità prevista di 260 milioni di passeggeri all’anno e sarà dotato di 400 gate e cinque piste parallele. Questo aeroporto è parte di un progetto più ampio che include la costruzione di una nuova città attorno ad esso.

In termini di traffico passeggeri, l’Hartsfield-Jackson Atlanta International Airport (ATL) negli Stati Uniti mantiene il titolo di aeroporto più trafficato al mondo, con circa 93,7 milioni di passeggeri nel 2023.

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Direttore Editoriale. Alessandro Di Nuzzo è giornalista, scrittore e responsabile editoriale di Aliberti editore dal 2001. Ha curato diversi volumi sulla letteratura italiana e straniera, come Leopardi. Ricette per la felicità (2015); Poeti francesi del vino (2016); Dante e la medicina (2021). Il suo primo romanzo, La stanza del principe (Wingsbert House-Aliberti, 2015), ha vinto il Premio Mazara del Vallo Opera prima. È autore con Alessandro Scillitani del docufilm Centoventi contro Novecento. Pasolini contro Bertolucci (2019). Tra i suoi libri: Francesco da Buenos Aires. La rivoluzione dell'uguaglianza.
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