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Gaylord Nelson – Discorso per la prima Giornata della Terra (1970)

Gaylord Anton Nelson nacque nel 1916 a Clear Lake, Wisconsin. La famiglia era di origini norvegesi e irlandesi.
Laureatosi in scienze politiche nel 1939 presso quella che oggi è la San Jose State University in California, conseguì un secondo titolo alla Law School della University of Wisconsin, in seguito alla quale si iscrisse all’albo degli avvocati. Cominciò a esercitare la professione di avvocato, quando, all’entrata degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale, si arruolò nell’esercito, partecipando alla campagna di Okinawa.
Nel 1948 Nelson fu eletto al Senato dello Stato del Wisconsin. Vi rimase fino al 1958, quando fu eletto governatore dello Stato. Rieletto per un secondo mandato, passò poi al Senato degli Stati Uniti, per tre mandati consecutivi dal 1963 al 1981.
Nel 1963 Nelson convinse il presidente John F. Kennedy a fare un tour di discorsi in tutti gli USA su quelli che allora erano chiamati i “conservation issues”, i problemi della conservazione dell’ambiente.
L’impegno sulle questioni ambientali del senatore Nelson si concretizzò nella istituzione da lui fortemente voluta della Giornata della Terra.
Gli sforzi di Nelson trovarono un appoggio nell’opinione pubblica americana anche a causa del disastro ambientale avvenuto nel gennaio 1969 e causato dall’esplosione di una piattaforma petrolifera della Union Oli vicino alle coste di Santa Barbara in California, quando oltre 10 milioni di litri di petrolio finirono per inquinare il mare e le spiagge di una larga parte della costa. Grazie a Nelson e ad altri attivisti come l’avvocato Marc McGinnes e il senatore Pete McCloskey fu approvata la prima legge per la tutela ambientale, premessa giuridica per la Giornata della Terra. La prima venne celebrata il 22 aprile 1970.
Nelson, oltre che ambientalista, fu uno strenuo difensore dei diritti dei consumatori, un forte sostenitore dei diritti civili e uno dei primi espliciti oppositori alla guerra del Vietnam. Nel 1969 fu uno dei quattro senatori a presentare un disegno di legge per istituire la Wisconsin Islands Wilderness.
Nella sua attività politica si batté anche a favore delle piccole imprese. In qualità di presidente del Comitato per le piccole imprese del Senato, guidò con successo gli sforzi per autorizzare la prima moderna Conferenza della Casa Bianca sulle piccole imprese. Nel 1973, Nelson fu uno dei tre senatori che si opposero alla nomina di Gerald Ford a vicepresidente.
Nel settembre 1995 ricevette la Presidential Medal of Freedom in riconoscimento del suo lavoro ambientale.
Il pensiero e l’azione di Nelson furono sempre incentrati sull’idea che lo sviluppo economico non dovesse avere la precedenza sulla protezione dell’ambiente. Nel suo libro più importante, Beyond Earth Day-Fulfilling the promise del 2002, affermò: “L’economia è una sussidiaria interamente controllata dall’ambiente, non il contrario”.
Nelson morì per insufficienza cardiovascolare all’età di 89 anni il 3 luglio 2005.
A lui sono intitolati il Gaylord Nelson Institute for Environmental Studies (o Nelson Institute) presso l’Università del Wisconsin-Madison, il Gaylord Nelson Wilderness nell’Apostol Islands National Lakeshore, che comprende oltre l’80% dell’area del parco, e il Nelson State Park vicino a Waunakee, nel Wisconsin.
Gaylord Nelson – Costruiamo ponti tra l’uomo e la natura
Discorso tenuto a Denver, Colorado, in occasione della prima Giornata della Terra, il 22 aprile 1970.
Mi congratulo con voi, che con la vostra presenza qui oggi dimostrate la vostra preoccupazione e il vostro impegno per una questione che è più di una semplice questione di sopravvivenza. Come possiamo sopravvivere: questa è la domanda cruciale.
La Giornata della Terra è una prova drammatica di una nuova e ampia preoccupazione nazionale che attraversa le generazioni e le ideologie. Potrebbe essere il simbolo di una nuova comunicazione tra giovani e meno giovani sui nostri valori e sulle priorità.
Approfittiamo di questo nuovo ampio accordo. Non lasciamolo cadere. Mettiamo insieme una nuova coalizione nazionale, il cui obiettivo è porre la Qualità Nazionale Lorda alla pari del Prodotto Nazionale Lordo.
Facciamo campagna a livello nazionale per eleggere un “Congresso sull’ecologia” come 92esimo Congresso: un Congresso che costruirà ponti tra i nostri cittadini e tra l’uomo e i sistemi della natura, invece di costruire più autostrade e dighe e nuovi sistemi di armi che intensificheranno la corsa agli armamenti.
La Giornata della Terra può – e deve – dare una nuova urgenza e un nuovo sostegno per la soluzione dei problemi che ancora minacciano di lacerare il tessuto di questa società… i problemi del razzismo, della guerra, della povertà, delle istituzioni odierne.
L’ecologia è una grande scienza, un grande concetto, non una scappatoia. Si occupa dell’intero ecosistema, non solo di come smaltiamo le nostre lattine, le bottiglie e i liquami.
L’ambiente è l’America nella sua interezza, coi suoi problemi. Sono i topi nel ghetto. È un bambino affamato in una terra di benessere. È un alloggio che non è degno di questo nome; quartieri non abitabili.
L’ambiente è un problema che viene perpetuato dalla spesa di miliardi all’anno per la guerra del Vietnam, invece che per le nostre aree urbane decadenti, affollate, congestionate, inquinate che sono trappole disumane per milioni di persone.
Se le nostre città non funzionano, l’America non funzionerà. E la battaglia per salvarle e porre fine alla divisione che ancora spacca questo paese non sarà vinta in Vietnam.
Vincere la guerra ambientale è una sfida molto più difficile che vincere qualsiasi altra guerra nella storia dell’uomo. Ci vorranno dai 20 ai 25 miliardi di dollari in più all’anno in denaro federale rispetto a quanto stiamo spendendo ora.
Il nostro obiettivo non è solo un ambiente di aria e acqua pulite e bei paesaggi. L’obiettivo è un ambiente di decoro, qualità e rispetto reciproco per tutti gli esseri umani e tutte le creature viventi.
Il nostro obiettivo è una nuova etica americana che stabilisca nuovi standard per il progresso, mettendo al centro la dignità umana e il benessere piuttosto che una parata infinita di tecnologia che produce più gadget, più rifiuti, più inquinamento.
Siamo in grado di raccogliere la sfida? SÌ. Abbiamo la tecnologia e le risorse.
Siamo disposti? Questa è una domanda ancora senza risposta.
Stabilire che la qualità ha pari valore della quantità richiederà nuove politiche nazionali che francamente interferiranno con quello che molti hanno considerato il loro diritto di usare e abusare dell’aria, dell’acqua, della terra, solo perché è quello che abbiamo sempre fatto.
(Testo per gentile concessione della Wisconsin Historical Society)
immagine: di pubblico dominio da wikipedia