Perché si parla tanto di acido ialuronico e perché se ne fa un così largo utilizzo? Spesso lo si tira in ballo quasi come fosse una sostanza miracolosa contro l’invecchiamento o contro vari problemi legati alle articolazioni. Cercheremo in questo articolo di fare chiarezza su questi punti e di capire veramente cosa sia.
Cos’è l’acido ialuronico?
L’acido ialuronico è una sostanza prodotta da alcune cellule del nostro organismo: una componente fondamentale dei tessuti connettivi, ovvero tutti quei tessuti che hanno la funzione di connessione, di sostegno e protezione, nutritizia, difensiva e riparativa. I tessuti connettivi in generale sono rappresentati anche da tessuto adiposo, osseo, cartilagineo, sangue, mieloide e linfoide; noi ci concentreremo sul tessuto connettivo propriamente detto.
Il tessuto connettivo propriamente detto si trova, in base alla sua tipologia, praticamente in tutte le parti del corpo; in base alla localizzazione svolge funzioni diverse. Le varie tipologie e funzioni si differenziano perché diversa è la proporzione e la composizione delle fibre (come le fibre collagene) e della sostanza fondamentale o sostanza amorfa, che circonda le fibre e le cellule del tessuto connettivo. È proprio qui che ritroviamo l’acido ialuronico.
L’acido ialuronico dal punto di vista chimico
L’acido ialuronico è un glicosamminoglicano (GAG), una grande molecola costituita da tante unità disaccaridiche ripetute. I GAG sono carichi negativamente: questa proprietà conferisce loro una grande capacità di idratazione. L’acido ialuronico si trova libero nella matrice extracellulare (quindi nella zona al di fuori delle cellule) oppure può essere associato tramite proteine di aggancio ai proteoglicani, altre molecole presenti nella sostanza amorfa, formando molecole ancora più grandi.
Dove si trova?
Come già accennato, l’acido ialuronico si trova nel tessuto connettivo lasso, nel derma, nel liquido sinoviale, nell’umor vitreo, nel cordone ombelicale e negli epiteli. È proprio nell’umor vitreo, che è quel liquido presente all’interno del globo oculare, che è stato scoperto per la prima volta. Inoltre è presente anche in tessuti animali e in alcuni tipi di batteri.
Qual è la sua funzione?
La sua principale funzione è di sostegno, idratazione e lubrificazione: in particolare quest’ultima è importante per le articolazioni. Infatti il liquido sinoviale presente nelle articolazioni (ad es. il ginocchio) ha una funzione di cuscinetto e lubrificazione, permettendo di muoverci con facilità. Quando in alcune patologie articolari il liquido sinoviale scarseggia, la deambulazione e anche i movimenti più semplici diventano molto dolorosi, a causa dello sfregarsi dei due capi articolari.
Nel derma, invece, l’acido ialuronico ha essenzialmente la proprietà di elasticizzare la pelle e di mantenere il tono e l’idratazione.
Con l’invecchiamento, l’acido ialuronico viene prodotto in maniera sempre minore. E’ per questo che iniziano a comparire le rughe, le articolazioni diventano meno mobili e insorgono svariati altri disturbi. L’acido ialuronico ha anche funzione di protezione contro sostanze e organismi patogeni. Esistono batteri che hanno degli enzimi, chiamati ialuronidasi, che distruggono l’acido ialuronico per potersi infiltrare all’interno del nostro organismo.
Come viene prodotto?
Oggi l’acido ialuronico viene prodotto per fermentazione batterica grazie alla tecnologia a DNA ricombinante. Precedentemente, invece, l’acido ialuronico era di origine animale: si trovava ad esempio nelle creste di gallo.
Ma quali sono gli utilizzi dell’acido ialuronico?
In virtù delle sue funzioni e delle problematiche sia estetiche sia cliniche che scaturiscono da una sua deficienza, la questione è come e se integrarlo.
Per le rughe ad esempio si fa uso di filler, ovvero delle iniezioni di acido ialuronico che riempiono il derma sotto la ruga, spianandola. Il filler si può fare anche per rendere più corpose le labbra sottili o per riempire le cicatrici. Questi piccoli interventi hanno l’inconveniente di doversi rifare periodicamente, perché l’acido ialuronico viene riassorbito.
In chirurgia e in medicina, l’utilizzo serve per accelerare il processo di cicatrizzazione delle ferite.
L’acido ialuronico è presente anche in molte creme idratanti e anti-age. In questo caso è bene sapere che gli effetti sono molto più blandi di un filler.
Si possono poi fare infiltrazioni di acido ialuronico per combattere problematiche articolari, prima fra tutte l’artrosi. Le infiltrazioni diminuiscono l’infiammazione e ricreano il cuscinetto all’interno delle articolazioni andato perso.
Esistono anche integratori di acido ialuronico che si prendono per via orale e hanno la funzione di aiutare l’organismo nella produzione endogena di questo GAG. La sostanza viene prima digerita, poi i singoli composti vengono utilizzati per la sua produzione all’interno delle cellule dell’organismo.