Il turismo sostenibile è un tema sempre più centrale nel dibattito globale. Esigenze quali la preservazione dell’ambiente naturale, la tutela delle culture locali e il benessere dei residenti sono, negli ultimi tempi, salite alla ribalta non solo a livello politico, ma anche tra i viaggiatori e le comunità ospitanti. Questo forte aumento della consapevolezza degli impatti del turismo sul pianeta, ha portato il settore a evolversi gradualmente, abbracciando pratiche più sostenibili.
Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), il 10% del PIL mondiale è generato dal turismo, e questa industria impiega circa 1 persona su 10 globalmente. È dunque chiaro che se il turismo non viene gestito in maniera etica e sostenibile, i potenziali danni hanno una portata esponenziale.
In passato, interi ecosistemi hanno rischiato di scomparire a causa del turismo di massa che li sfruttava all’inverosimile. È, ad esempio, il caso delle Maldive, dove il governo ha implementato politiche rigorose per la protezione della barriera corallina e la gestione dei rifiuti, attirando visitatori più attenti all’ambiente e migliorando la qualità della vita dei residenti.
Tuttavia, sarebbe utopico pensare che tutte le destinazioni abbiano invertito la rotta, spesso infatti le forme di turismo praticate sono ancora aggressive e irrispettose di ambiente e comunità. Ma com’è possibile cambiare strada? Da dove iniziare se si vuole intraprendere un percorso di sostenibilità?
Una Bibbia in tal senso sono i Criteri GSTC.
Cos’è il GSTC e di cosa si occupa
Il Global Sustainable Tourism Council (GSTC) è un’organizzazione no-profit internazionale, fondata nel 2007, con lo scopo di promuovere la sostenibilità e la responsabilità nel settore turistico. Sostenuta dalle Nazioni Unite e da diverse organizzazioni leader nel campo della sostenibilità, ha come missione principale quella di sviluppare e gestire linee guida per il turismo green, note come Criteri GSTC. Ad oggi, GSTC è la principale autorità mondiale in materia di definizione e gestione degli standard per i viaggi e il turismo sostenibili.
Le serie di GSTC Criteria sono al momento tre:
- GSTC-D per le destinazioni turistiche;
- GSTC-I per gli hotel e i tour operator;
- GSTC MICE per convegni, conferenze, fiere, esposizioni.
L’accreditamento GSTC
Ma il GSTC non si limita solo a stabilire i criteri, poiché offre anche programmi di accreditamento. Se infatti una destinazione o un’azienda turistica dimostra di rispettare gli standard GSTC, può essere accreditata e ricevere una certificazione di sostenibilità da parte dell’ente che, attraverso azioni di supporto, segue oltretutto l’intero processo. Il percorso non è semplice né veloce, richiede energie, tempo e risorse, anche se alla fine ne vale decisamente la pena!
L’accreditamento GSTC è, infatti, un segnale di qualità e impegno verso la sostenibilità, e comporta diversi benefici: innanzitutto, le destinazioni e gli operatori accreditati sono riconosciuti come leader nel turismo sostenibile. Questo non solo aumenta la loro reputazione, ma anche la fiducia dei turisti, sempre più alla ricerca di esperienze rispettose dell’ambiente.
Inoltre, mete e hotel in linea con i GSTC Criteria possono distinguersi dalla concorrenza grazie al loro impegno green, attirando un segmento di mercato, quello dei viaggiatori responsabili, in forte crescita. L’implementazione dei criteri GSTC può, oltretutto, portare a una gestione più efficiente delle risorse, riducendo i costi operativi a lungo termine. Ad esempio, l’adozione di pratiche di risparmio energetico e idrico può ridurre significativamente i consumi.
Infine, le pratiche sostenibili promosse dal GSTC aiutano a migliorare la qualità della vita delle comunità locali, creando un circolo virtuoso di benefici reciproci tra turisti e residenti. Questo può portare a una maggiore accettazione del turismo da parte dei local e a una collaborazione più stretta tra operatori turistici e residenti.
In sostanza, l’accreditamento GSTC, che va rinnovato ogni tre anni, non è solo un riconoscimento, un pezzo di carta da esporre nella hall dell’hotel, ma è un impegno continuo verso un turismo più etico e green, che beneficia non solo chi di turismo ci vive, ma l’intero pianeta.
I Criteri GSTC
Ma quali sono nello specifico i Criteri GSTC per le destinazioni, gli hotel e i tour operator?
Partiamo con quelli per le mete turistiche: i Criteri GSTC-D sono suddivisi in quattro sezioni principali:
- Gestione sostenibile: include politiche di sostenibilità, monitoraggio e reportistica, e coinvolgimento delle comunità locali. Le destinazioni devono sviluppare e implementare piani di gestione che promuovano pratiche sostenibili e trasparenti, comprendendo anche l’educazione e la formazione delle comunità locali riguardo ai benefici del turismo sostenibile e il coinvolgimento di tutti gli stakeholder (i portatori di interesse) nel processo decisionale;
- Impatto sociale ed economico: promuove l’uguaglianza, il benessere delle comunità, e il supporto alle economie locali. Le destinazioni devono assicurare che il turismo contribuisca positivamente all’economia, creando opportunità di lavoro e valorizzando l’uso di prodotti e servizi locali. Inoltre, devono essere adottate misure per garantire che i benefici del turismo siano distribuiti equamente tra tutti i membri della comunità;
- Impatto culturale: si concentra sulla conservazione del patrimonio culturale e sulla promozione delle tradizioni locali, attraverso eventi e attività, includendo anche la collaborazione con le comunità indigene per assicurare che le loro culture e usanze siano rispettate e valorizzate;
- Impatto ambientale: include la gestione delle risorse naturali, la riduzione dell’inquinamento e la conservazione della biodiversità. Le destinazioni devono implementare pratiche per minimizzare l’uso delle risorse naturali, gestire efficacemente i rifiuti e proteggere gli ecosistemi locali. La promozione del trasporto sostenibile, l’uso di energie rinnovabili e la protezione di habitat critici per la fauna selvatica possono, anzi devono, essere tutte strade da percorrere.
Anche i Criteri GSTC-I, per hotel e tour operator, sono suddivisi nelle stesse quattro aree principali:
- Gestione sostenibile: gli hotel e i tour operator devono sviluppare politiche sostenibili chiare e misurabili, formare il personale sulle pratiche green, e comunicare apertamente con i clienti riguardo alle loro iniziative di sostenibilità;
- Massimizzazione dei benefici sociali ed economici per la comunità locale: gli hotel e i tour operator devono impegnarsi a creare opportunità di lavoro per i residenti, acquistare prodotti da fornitori del posto, e supportare le iniziative locali, aiutando e rafforzando l’economia e migliorando la qualità della vita nelle comunità ospitanti;
- Patrimonio culturale: gli hotel e i tour operator devono lavorare per preservare il patrimonio culturale delle destinazioni in cui operano, promuovendo attività turistiche che rispettino e valorizzino le tradizioni locali. Questo può includere la collaborazione con artigiani del luogo, l’organizzazione di tour culturali e la promozione di eventi tradizionali;
- Riduzione degli impatti ambientali negativi: gli hotel e i tour operator devono adottare pratiche per ridurre il consumo di energia e acqua, gestire i rifiuti in modo responsabile, e proteggere gli ecosistemi locali. L’installazione di sistemi di energia rinnovabile, la riduzione dell’uso di plastica monouso e la promozione di attività turistiche a basso impatto ambientale sono, ad esempio, alcuni punti su cui lavorare.
Il GSTC rappresenta, in definitiva, una guida fondamentale per il futuro del turismo sostenibile. Attraverso i suoi criteri, destinazioni, hotel e tour operator possono adottare pratiche che riducono l’impatto negativo del turismo e promuovono benefici a lungo termine per l’ambiente e le comunità locali, coniugando la necessità dell’uomo di viaggiare con la sostenibilità.