La Toscana è una delle più importanti aree di nidificazione, non solo in Italia, delle tartarughe marine Caretta caretta. Solamente nel 2023 sono stati monitorati 24 nidi, di cui 8 sulla costa litoranea tra Pisa, Livorno, Piombino e Grosseto.
Per individuare e mettere in sicurezza questo patrimonio fondamentale per la biodiversità, adesso gli esseri umani hanno a disposizione un preziosissimo aiuto da parte dei loro “migliori amici”.
Anche sulla costa toscana, infatti, grazie a Goletta Verde di Legambiente sono arrivati i Tartadog,
Si tratta di unità cinofile uniche nel loro genere, le prime nate in Italia e in Europa a livello strutturato, che fiutano e cercano i nidi non visibili delle tartarughe mettendoli in sicurezza.
Il 16 giugno scorso, per la Giornata Mondiale delle Tartarughe Marine, sono entrati in azione per la prima volta sulla spiaggia di Calambrone (PI), i magnifici Gas e Ira.
Il primo è uno Springer Spaniel inglese di tre anni, guidato dalla sua conduttrice Claudia Colledani; la seconda è una femmina di pastore olandese di sei anni accompagnata dal conduttore Alberto Zancanaro.
Insieme ai loro istruttori-conduttori, Gas e Ira hanno dato vita ad una emozionante esercitazione mattutina su una spiaggia, qual è quella di Calambrone, particolarmente importante per l’obiettivo della salvaguardia della tartaruga marina. Il litorale toscano è da anni un areale di nidificazione della Caretta caretta: qui nel 2017 i volontari del circolo di Pisa hanno trovato il primo nido. Solo nel 2023 la Toscana ha ospitato ben 24 nidi di tartaruga marina (9 sulle isole dell’Arcipelago, Elba e Giglio, 8 sulla costa litoranea tra Pisa, Livorno, Piombino e Grosseto e 7 sulla costa apuo-versiliese). In questo inizio stagione 2024 sono già 3 i nidi individuati (2 a Pianosa e 1 in provincia di Grosseto).
E utile ricordare che la tartaruga marina comune (Caretta caretta) è la specie più diffusa nel Mediterraneo (anche se sono presenti altre specie, come la tartaruga verde e l’ancor più rara tartaruga liuto). In totale si contano sette specie di tartarughe marine distribuite nella fascia tropicale e temperata dei mari del mondo e sono tutte a rischio di estinzione, minacciate dalla cattura accidentale, degradazione dell’habitat, disturbo antropico e dai cambiamenti climatici.
Ma i Tartadogs come Gas e Ira non si fermeranno al litorale pisano. Da fine giugno in Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Calabria, le unità cinofile, ognuna composta da un conduttore e un cane appositamente addestrato, affiancano il personale esperto, autorizzato dal Ministero dell’Ambiente, pronto a intervenire una volta individuato il nido, alla sua messa in sicurezza. I Tartadogs sono in grado di velocizzare e ottimizzare l’individuazione dei nidi, laddove è difficile per l’occhio umano il riconoscimento a livello visivo. Infatti, le uova possono essere sepolte fino a un metro di profondità sotto la sabbia: un fatto che non rappresenta nessun ostacolo per il formidabile fiuto dei cani.
L’attività si colloca nell’ambito dal progetto Life Turtlenest, cofinanziato dal programma LIFE dell’Unione europea, coordinato da Legambiente, e che vede coinvolto in prima linea l’Enci – Ente Nazionale Cinofilia Italiana, partner di progetto.
Basata su linee guida create proprio da Legambiente ed Enci, è un vero e proprio unicum a livello europeo: unico precedente è un esperimento svolto negli Stati Uniti, in Florida, con un unico cane addestrato, come testimonia un articolo pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. La squadra di Tartadogs italiani è dunque una novità assoluta: composta da quattro cani, accompagnati da relativi conduttori, preventivamente selezionati e che hanno svolto per diversi mesi un addestramento specifico e regolare.
E’ ovvio che Gas, Ira e i loro compagni dovranno lavorare in condizioni di benessere e senza stress. Le unità cinofile saranno attive solo nelle primissime ore del giorno, quando le temperature sono ancora miti e adeguate alla ricerca. Le modalità di attività sono inoltre tutte basate sul gioco tra conduttore e cane.
Tutto fa pensare che si divertiranno anche loro, i nostri impagabili amici. Oltre a svolgere un’attività fondamentale di “conservazione”, per la quale in futuro vedremo sempre più unità cinofile addestrate. In aggiunta a tutte le altre, impagabili e meravigliose cose che già fanno per noi: senza chiedere altra ricompensa se non un po’ di cura e di amore vero.