Gli 8 treni più belli d’Italia. Da provare – 2

Eccoci alla seconda parte della nostra rassegna sui treni più belli d'Italia. Dalla Circumetnea al trenino del Renon, passando per i trenini della splendida Sardegna. Se ne hai qualcuno tu da segnalare, scrivilo nei commenti.

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I TRENINI VERDI DELLA SARDEGNA


Treni più belli d’italia. Sapete che la Sardegna possiede una rete ferroviaria unica in Italia e in Europa?
Una vera eccellenza del nostro Paese: quattro tratte per un totale di 437 chilometri, tre comparti attivi da 130 anni.
Le linee non sono state mai dismesse, ma conservate e salvaguardate, e consentono un’importante connessione fra le coste e l’interno.

La tratta Palau-Tempio, per esempio, che è lunga 59 km e collega il mare alla montagna, attraversando tutto l’incredibile territorio della Gallura.

La linea Macomer – Bosa, lunga 46 km, percorre invece l’Altopiano di Campeda e scende verso Tresnuraghes e il mare meraviglioso di Bosa.

Da Mandas si diramano due linee. Una attraversa il Sarcidano, lambendo la giara di Serri, centro celebre per il santuario nuragico di santa Vittoria, le rive del lago San Sebastiano e le colline di Isili, giungendo a Laconi.
La seconda raggiunge Sadali, attraversando buona parte del Sarcidano e la Barbagia di Seulo, incontrando sul suo percorso i borghi di Orroli, Nurri, Villanova Tulo e le frazioni di Palarana e Betilli, che fiancheggiano il lago del Flumendosa,
Ultima ma non ultima, la linea ferroviaria Arbatax-Gairo: anch’essa collega la montagna dell’interno al mare, con il capolinea nel cuore dell’Ogliastra, a Gairo Sant’Elena appunto.

LA CIRCUMETNEA

Come dice il nome, la ferrovia Circumetnea percorre le pendici del vulcano più grande d’Europa. 110 km di binari che circondano l’Etna fra coltivazioni di agrumi, ulivi e fichidindia, fra il nero della lava e il blu del mare Mediterraneo.

La partenza è da Catania, alla stazione Catania Borgo. Entrando, non potrete non notare la vecchia locomotiva a vapore n.14 che accompagnò fra gli altri Edmondo De Amicis nel suo viaggio all’inizio del Novecento.

La presenza del grande vulcano vi si paleserà davanti in maniera quasi shoccante, con la vista della colata del 1669, quella che raggiunse e distrusse Catania.

Poi raggiungerete le stazioni di Bronte e Randazzo, il lago di Gurrida e Passo Zingaro con la sue caratteristiche coltivazioni di pistacchio di Passo Zingaro.
Il percorso circolare terminerà, ovviamente, a Catania.
Ah dimenticavamo: prenotandovi per il viaggio organizzato, potrete viaggiare sulla ALn56, meglio nota come “Littorina”. Un’automotrice endotermica a trazione diesel entrata in esercizio nel 1937 e costruita dalla Fiat Ferroviaria. Ce ne sono ancora due: l’altra è al museo di Bronte, e aspetta anch’essa di tornare a sfrecciare sui binari.

IL TRENINO DEL RENON

Inaugurato il 13 agosto del 1907, il trenino del Renon portava i passeggeri da piazza Walther, nel centro di Bolzano, sul meraviglioso Altipiano del Renon, una delle perle naturalistiche del Sudtirolo.

Tra Bolzano e Maria Assunta, la cremagliera era chiamata a superare un dislivello non da poco, dovendo arrivare a poco meno di 1.000 metri di altitudine. Poi il percorso si faceva pianeggiante, da Maria Assunta per Soprabolzano, Stella e Collalbo, i borghi del Renon.

Un trenino sul modello dei convogli svizzeri, orgoglio del turismo primi Novecento. Purtroppo nel tempo il percorso a cremagliera fu abbandonato. Oggi però il trenino a scartamento ridotto rimane, ed è un’esperienza da non perdere.

Andrete da Soprabolzano a Collalbo e Maria Assunta. Se sarete fortunati, potrete viaggiare su vagoni d’epoca, se no ci sono quelli moderni. Farete comunque un viaggio nella natura e nel tempo (al Renon, fra gli altri, amava soggiornare Sigmund Freud). E godrete di un panorama sulle Dolomiti da mozzare il fiato.

Contributore: Passo la maggiore parte della mia vita lavornado su una macchina a controllo numerico. Amo molto il mio lavoro ma, appena riesco, "inforco" le mie scarpe da ginnastica e vado a correre nella natura. Credo che ognuno di noi debba contribuire fermare degrado ecologico prima che sia troppo tardi con sue azioni personali ogni giorno. Adoro scrivere davanti alla mia tazza di te.
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